Economia

Le mani di Salvini sulle autostrade: così inizia la privatizzazione del patrimonio di Anas

Inizia il riassetto delle reti autostradali: la nuova società Autostrade dello Stato dovrà gestire le autostrade statali a pedaggio attualmente in gestione ad Anas

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con cui nasce la società per azioni 'Autostrade dello Stato', interamente partecipata dal ministero dell'economia e sottoposta al controllo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Una società tutta pubblica, insomma, che avrà il compito di gestire le Autostrade statali a pedaggio.

"Siamo in fase di rinnovo di concessioni autostradali visto che tante sono scadute ormai da anni" spiega il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. "La società si occuperà delle autostrade pubbliche con pedaggio. Ce ne sono attualmente quattro, l'obiettivo è di avere poi una concessionaria pubblica".

Attualmente degli oltre 7mila chilometri di autostrade italiane - controllate attraverso Anas Spa - solo poco più di 900 chilometri sono gratuite (come la Salerno- Reggio Calabria, la Palermo Catania, il Grande raccordo anulare di Roma), altri 500 chilometri sono gestiti dall’Anas in società miste con le Regioni, mentre la stra grande maggioranza sono date in concessione a società private che ricevono dall’Anas il compito di gestire l’autostrada, fare manutenzione, costruire eventualmente nuovi tratti e riscuotere i pedaggi. Per capire quanto sia ricca "la torta" solo nel Nord Est stanno per giungere a scadenza le concessioni di due ricchissime tratte: quella dell’A4 da Brescia a Padova e l’A22 del Brennero.

Ora col nuovo decreto approvato in Consiglio dei ministri inizia il riassetto delle reti autostradali sul solco impostato dal governo Draghi. "Entro dicembre vanno riviste le regole dei concessionari" aveva avvertito nei giorni scorsi il viceministro Rixi. Alla newco interamente pubblica verrà affidata la gestione delle autostrade statali a pedaggio che in questo momento fanno capo ad Anas tra cui il Traforo del Frejus e del Monte Bianco, le autostrade venete, la Asti-Cuneo.

Autostrade dello Stato spa potrà stipulare non solo convenzioni a titolo oneroso con società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato per acquisire assistenza tecnica, operativa e gestionale, ma soprattutto costituire società di gestione di autostrade statali e acquisire partecipazioni in società esistenti ed operanti nello stesso ramo. Previsione che sembra in prospettiva preludere a una più complessa operazione di privatizzazione. 

Ad Anas resterà la sola gestione diretta di autostrade e raccordi non a pagamento. Imminente anche lo scorporo dal gruppo Ferrovie: Anas pertanto finirebbe per diventare un dipartimento di Cassa depositi e prestiti. 


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