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Su premier e ministri "immuni" dalla par condicio la Rai rischia multe salate da Agcom

L'Agenzia conferma il regolamento per le prossime elezioni europee: Ruotolo (Pd): "Rimandato al mittente il tentativo del governo di trasformare la televisione pubblica in un megafono"

Giorgia Meloni e Bruno Vespa (LaPresse)

"L'Agcom ha rimandato al mittente il tentativo del governo di trasformare la televisione pubblica in un megafono della premier e dei ministri. Con l'approvazione del regolamento per le prossime elezioni europee, chi violerà le regole già in vigore dal 1993 e dal 2000 subirà multe salate da parte dell'Agenzia". Lo spiega a Today.it il responsabile comunicazione del Partito Democratico, Sandro Ruotolo, commentando il voto il voto del consiglio dell'Agcom sul regolamento per le prossime elezioni europee.

È sempre più Tele Meloni: premier e ministri "immuni" alla par condicio

Il testo, sostanzialmente invariato rispetto allo schema trasmesso alla Commissione di Vigilanza, definisce i criteri specifici ai quali debbono conformarsi le emittenti radiotelevisive private e definisce per la Rai e per le private il sistema di monitoraggio, ai fini dei provvedimenti e delle sanzioni. Il nuovo regolamento, anche a seguito di alcune sentenze della Giustizia amministrativa, introduce nuovi criteri per garantire la parità di trattamento nell'informazione televisiva. In particolare, l'Autorità sia per i telegiornali, sia per i programmi di informazione, non si limiterà a valutare la quantità di tempo fruita dai soggetti politici nella programmazione, ma considererà le fasce orarie in cui l'esposizione dei soggetti avviene, sulla base degli ascolti registrati dall'Auditel. Inoltre, nella valutazione dei programmi di informazione, si terrà conto anche della loro periodicità. Di fatto, l'Autorità non conferma le modifiche imposte dal Governo in Commissione di Vigilanza Rai, che consentiranno ai membri del Governo di essere "immuni" alla par condicio a patto che si limitino a illustrare l'attività dell'esecutivo. 

Graziano: "Il voto di oggi è una pietra tombale sugli emendamenti del Governo"

"Il voto del consiglio dell`Agcom conferma che la legge sulla par condicio è chiara e non possono essere previste corsie preferenziali per la maggioranza e il governo". Così il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano. "Come abbiamo ribadito in vigilanza - continua - gli emendamenti approvati erano un modo subdolo per mascherare come istituzionali interventi politici determinando un vantaggio oggettivo alla maggioranza a scapito delle opposizioni. Il voto di oggi, che ci auguriamo non diventi adesso oggetto di polemiche strumentali, mette una pietra tombale su quel maldestro tentativo e rimette ordine su una normativa fondamentale per garantire equilibrio e imparzialità durante la campagna elettorale".

Gasparri: "Nessuna sconfessione della Vigilanza Rai"

Di parere opposto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Le decisioni della Commissione di Vigilanza Rai e dell'autorità delle comunicazioni in materia di par condicio - spiega - sono totalmente coincidenti, perché logicamente ispirate alle leggi vigenti del 1993 e del 2000. Che sono state esplicitamente recepite nel testo della delibera della Vigilanza Rai e citate, anche su reiterata sollecitazione di Forza Italia, negli emendamenti approvati nei giorni scorsi dalla Commissione bicamerale. Le regole quindi saranno assolutamente uguali per la Rai e per le emittenti private e ricalcheranno le delibere del passato. Non c'è quindi nessuna sconfessione della Vigilanza Rai da parte dell'Agcom, perché le delibere sono assolutamente sovrapponibili, né ci sono equivoci, anche se la materia per la sua complessità sembra quasi facilitarli. È stata recepita dalla Vigilanza Rai l'innovazione delle fasce di ascolto da valutare diversamente in base al numero degli spettatori ed è stata ribadita la legittimità dell'attività comunicativa degli esponenti del governo, che non viene conteggiata ai fini della par condicio quando riguarda attività strettamente connesse all'azione dell'esecutivo. Forza Italia ha dato nella Commissione parlamentare di Vigilanza, come sempre, un contributo di saggezza, di costruttività e di equilibrio. Le nostre osservazioni sono state decisive per far coincidere il contenuto delle decisioni di due diversi organismi. Letture diverse sono infondate, faziose e arbitrarie, conclude".


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