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I banchi a rotelle ritirati "perché provocano il mal di schiena"

Il caso in Veneto e la replica del commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri

Banchi a rotelle a scuola e polemiche: ci risiamo. Tutto stavolta nasce da quanto è accaduto nelle scorse ore in Veneto, dove i banchi monoposto di ultima generazione acquistati dalle scuole grazie ai fondi messi a disposizione del governo per favorire il distanziamento tra gli studenti sono stati rimessi in magazzino per precauzione. Secondo l'assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità della regione, Elena Donazzan, un loro uso prolungato favorirebbe l'insorgere del mal di schiena. "Bocciamo interventi assurdi e poco salutari - ha detto l'assessore Donazzan a margine di un incontro con i sindacati - come lo sono stati i banchi con le rotelle che sono stati ritirati dai plessi scolastici in cui erano stati introdotti perché erano causa di mal di schiena".

I banchi a rotelle ritirati in Veneto "perché provocano il mal di schiena"

Intervistata dall’Ansa, Donazzan ha annunciato che la regione "ha dato il via ad una ricognizione sul numero, utilizzo ed eventuali danni posturali da banchi a rotelle". A quanto pare la segnalazione dei problemi con i banchi monoposto è inizialmente partita da esponenti sindacali nei giorni scorsi in vista della ripresa delle lezioni alle scuole superiori in presenza al 50% ieri 1° febbraio. Erano stati i sindacati ad aver "parlato di ipotetici danni posturali da banco a rotelle per i ragazzini delle scuole medie (che in Veneto non hanno mai chiuso) e su un'ipotetica rimozione degli stessi per tornare al banco tradizionale". "Alla luce di quanto emerso in riunione - ha rivelato Donazzan - ho fatto partire la ricognizione in tutte le scuole di ogni ordine e grado per avere contezza di quanto sta accadendo".

L'assessore Donazzan ha scritto una lettera ai dirigenti scolastici degli istituti di primo e secondo grado e ha poi spiegato che "siccome i banchi fanno parte dell’arredo scolastico e si parla anche di salute, è doveroso da parte nostra sapere quanti banchi a rotelle ci sono in Veneto, quanti ne sono stati eventualmente portati in magazzino e valutare gli aspetti relativi alla salute degli studenti. Ricordo che sulla vicenda dei banchi a rotelle è già in corso un'indagine della Guardia di finanza, una della Corte dei conti e noi potremmo ricorrere ad un parere dello Spisal (il Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, ndr)", ha concluso Donazzan.

La replica del commissario Arcuri

Le parole dell'esponente della giunta guidata da Luca Zaia non sono passate inosservate. Pronta la replica del commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri: "I banchi forniti sono certificati e non viene mai chiesto ai dirigenti scolastici di certificare i banchi stessi ma unicamente di siglare un documento di regolare ricezione della fornitura, con il relativo verbale di collaudo. Ciò al fine di attestare che le forniture richieste siano state consegnate e siano conformi a quanto richiesto".


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