Attualità

Vaticano, il cardinale Becciu è indagato per associazione a delinquere

Le novità dalle indagini: c'è anche un'intercettazione di una chiamata a Papa Francesco

Il cardinale Angelo Becciu (Foto Ansa)

In un filone d'indagine aperto dal promotore di giustizia vaticano parallelamente al processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu risulta indagato con altre persone per associazione a delinquere. Lo ha confermato oggi ai giornalisti il promotore di giustizia Alessandro Diddi, che, in apertura della 37esima udienza del processo, ha riferito dell'esito della rogatoria per l'ipotesi di reato associativo, nell'ambito della quale il Tribunale di Sassari ha trasmesso in Vaticano i risultati degli accertamenti condotti sulla Cooperativa Spes di Ozieri, guidata dal fratello di Becciu, Antonino. 

I nuovi sviluppi, le chat e le intercettazioni

Il promotore di giustizia Alessandro Diddi, ha rivelato in udienza che c'è una nuova indagine aperta a carico di più soggetti per associazione a delinquere: tra loro anche il cardinale Angelo Becciu. Il promotore ha spiegato dell'esistenza di alcune chat ottenute tramite rogatoria dalla Guardia di Finanza di Sassari, che attesta l'uso non chiaro dei fondi trasferiti dalla Segreteria di Stato alla Caritas di Ozieri.

Secondo i finanzieri, i documenti di trasporto prodotti per giustificare i soldi arrivati alla Cooperativa Spes dalla Caritas per l'acquisto di pane, sarebbero in realtà falsi. Attestano operazioni del 2018 ma sono stati stampati solo recentemente. Il promotore di giustizia ha inoltre sottolineato che la Guardia di finanza sia andata di parrocchia in parrocchia per cercare i destinatari delle donazioni, a cui avrebbero fatto vedere la firma apposta sui 927 documenti di trasporto sequestrati, che però non è stata riconosciuta dagli interessati.

La 37ma udienza del processo che si tiene in Vaticano sull'utilizzo dei fondi della Segreteria di Stato doveva riservare sorprese per la deposizione dell'accusatore numero uno del cardinale Becciu, monsignor Alberto Perlasca, ma il promotore di giustizia Alessandro Diddi si è preso la scena, riferendo il contenuto della registrazione di una telefonata rinvenuta sul cellulare di una nipote del cardinale Becciu, Maria Luisa Zambrano, risalente al 24 luglio 2021 alle ore 14:25.

Alessandro Diddi ha spiegato che la registrazione contiene un colloquio tra Angelo Becciu e il Papa in cui il cardinale chiede esplicitamente di confermare di aver autorizzato il versamento per la liberazione di una suora sequestrata, ma sul punto, secondo quanto sottolineato da Diddi, il Papa rimane perplesso. 

Secondo quanto riportato dall'Adnkronos, la registrazione è stata rintracciata dalla Gd su due telefoni e un tablet appartenenti a una degli indagati, Maria Luisa Zambrano, amica di famiglia dei Becciu. La voce della Zambrano, che, secondo quanto si legge avrebbe svolto "un ruolo attivo nella realizzazione delle operazioni di registrazione", si sente anche sulla traccia, pochi minuti prima dell'inizio della conversazione tra il Papa, chiaramente sofferente per i postumi dell'intervento, e Becciu, avvenuta verosimilmente tra due telefoni di rete fissa. Nella registrazione a un certo punto si sente anche una voce maschile in sottofondo, che sembra affermare "Mi faccia sentire". Non è chiaro a quale dei due interlocutori sia vicino il quarto partecipante.

Continua a leggere su Today


Si parla di