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Dai bagni in piscina al fumo, le ultime fake news sul coronavirus smentite dal ministero

Il ministero della Salute prosegue l'attività di rilevamento delle bufale più diffuse: ecco le ultime

Nel periodo di emergenza coronavirus non si arresta la proliferazione di bufale e disinformazione attraverso il web e i social network. Orientarsi tra le notizie circolanti in rete non sempre è facile e, proprio per evitare di imbattersi in notizie false e pericolose, il ministero della Salute provvede a stilare l’elenco delle fake news più frequenti riscontrate nell’ultimo periodo e a smentirle punto per punto.

Questa settimana si analizza la bufala secondo cui “i bagni in piscina o nelle vasche idromassaggio espongono all’infezione da nuovo coronavirus”, una falsità perché “non ci sono prove attualmente che il nuovo coronavirus possa essere diffuso all'uomo attraverso l'uso di piscine o vasche idromassaggio. E’ comunque sempre consigliabile assicurarsi del  corretto funzionamento ed effettuare un’adeguata manutenzione e disinfezione (ad esempio con cloro e bromo) di piscine e di vasche idromassaggio. Poichè la trasmissione del virus avviene tramite le goccioline respiratorie è sempre consigliabile mantenere la distanza di un metro tra una persona e l’altra”.

Un’altra bufala riguarda il fumo secondo cui sarebbe “inutile smettere tanto non rischio più degli altri di ammalarmi di Covid-19”: notizia falsa perché – argomenta il ministero – “smettere di fumare è importante perché si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato nei fumatori  un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori. Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche”.

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Terza bufala attiene alla donazione del sangue. Falsa, infatti, è la credenza secondo cui non si possa procedere perché impossibilitati ad allontanarsi dalle vicinanze della propria abitazione. “La donazione del sangue e degli emocomponenti è considerata inclusa tra le motivazioni di "assoluta urgenza”, e sono quindi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative”, è la precisazione.

Infine, “il coronavirus non colpisce i bambini quindi anche se mio figlio ha un po’ di febbre non mi preoccupo e non chiamo il medico” è l’ultima delle notizie errate in circolazione: “Il nuovo coronavirus fino ad oggi ha colpito in maniera minore i bambini rispetto al resto della popolazione, ma i bambini non sono immuni all’infezione. Pertanto in caso di sintomi dubbi (come febbre, rinite, tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria) è sempre indicato consultare il pediatra”, conclude il ministero.


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