Attualità

Lezioni di chitarra online, note e spartiti in videochiamata

E' l'iniziativa di un insegnante di musica, che continua a seguire 30 allievi su Whatsapp

Lezioni di chitarra

Il coronavirus non ferma la musica. Lo stiamo vedendo sui social, che pullulano di dirette e mini live dei cantanti, sui balconi di tutta Italia, dove ogni giorno alle 18 ci si dà appuntamento per cantare insieme, ma nemmeno gli insegnanti si danno per vinti e qualcuno invita gli allievi a delle vere e proprie lezioni in streaming. Insomma, in piena emergenza sanitaria, costretti a stare in casa, ci si organizza grazie alla tecnologia. 

Lezioni di chitarra online: è l'iniziativa di Francesco Guarino - maestro di musica e cantautore - che contiuna a seguire i suoi 38 allievi, tra la scuola di musica e l'Istituto comprensivo 6 di Bologna. Appuntamento su Whatsapp, uno alla volta, come racconta ad Antonella Scarcella di Bologna Today: "Ho escluso momentaneamente i piccolissimi delle scuole elementari, dove lavoro tramite l'associazione Musicapaper, quelli che hanno sei o sette anni. Quindi in totale diciamo che ne seguo una trentina; cerco di spalmare le lezioni su tutta la settimana mantenendo gli stessi orari, senza modifiche al calendario".

"Lo faccio da due settimane - spiega il 32enne emiliano - ma questa è la più intensa. Si può avere qualche difficoltà a volte, soprattutto se ci sono problemi di connessione internet, ma per il resto la lezione è più o meno uguale. Anzi, ho notato che sono più concentrati sullo schermo perché non hanno distrazioni intorno, probabilmente anche perché sono abituati a guardare videotutorial online. Inoltre in video si riescono ad ingrandire meglio i dettagli e le posizioni delle dita per gli accordi si vedono bene". 

Sopra un momento delle lezioni online

Come leggono la musica? Guarino è stato previdente: "Gli avevo già dato diversi spartiti e quindi i ragazzi hanno una copia cartacea, io li metto in condivisione in pdf e li leggiamo insieme. Rispetto a prima, la differenza è che non posso scrivere la diteggiatura, i suggerimenti sullo spartito, e così devono pensarci loro; sono obbligati a farlo ma è positivo perché li rende più autonomi. Certo, manca la cosa fondamentale: suonare insieme. In videochiamata è molto difficile farlo perché basta un minimo ritardo della connessione per far saltare tutto, però ho trovato una soluzione: invio delle registrazioni audio, alcune basi su cui suonare. Se poi qualcosa è veramente difficile, mando piccoli video degli accordi". 

La risposta da parte dei ragazzi è ottima, fa sapere: "Li vedo contentissimi: i ragazzi di nove e dieci anni ne sanno più di me. Riescono anche ad aprire tre finestre contemporaneamente, mandano file, video, foto: non so come fanno! In fondo sono abituati ad avere tra le mani tablet e computer. Inoltre hanno più tempo per studiare quindi sto vedendo anche miglioramenti". La musica li aiuta ad affrontare questo periodo complicato, ma aiuta anche lui: "Suono, compongo. Tutti i concerti sono bloccati ma ora ne faremo alcuni in streaming, proprio ieri ne ho sentito uno di un amico. È stato bellissimo, emozionante. Questa situazione ci costringe a riflettere e a dare più valore a tutto quello che di solito abbiamo. Quando torneremo alla normalità, almeno all'inizio, credo sarà tutto piacevole, come la prima stretta di mano. Poi piano piano ci riabitueremo".


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