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Coronavirus: altro che calo, i morti aumentano

Il numero dei decessi è in lieve crescita rispetto alla settimana scorsa. Il dato dei contagi non fa sperare, risale il tasso di positività dei tamponi. Intanto Regno Unito e Germania affrontano la terza ondata

La curva dei decessi

Sono 16.202 i casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore su 169.045  tamponi processati. Ieri i contagi erano stati 11.212 su quasi 129mila test. Come era facile immaginare il calo dei nuovi casi osservato nei giorni clou delle feste si è rivelato un fuoco di paglia.

Rispetto a ieri sale anche il tasso di posività dei tamponi che si attesta oggi al 9,6%.Come ripetiamo spesso, si tratta di un indicatore fondamentale per capire se la nostra capacità di diagnosi è sufficiente a tenere sotto controllo l’epidemia. Più la percentuale sale, maggiore è la possibilità che ci siano infetti che sfuggono al controllo.

Tornando ai contagi, rispetto alla settimana scorsa il dato è sostanzialmente stabile.  

Nuovi casi tra lunedì e mercoledì

  • questa settimana: 36.011 -
  • scorsa settimana: 38.712 -
  • due settimane fa: 44.446 -
  • tre settimane fa: 41.318 -
  • quattro settimane fa: 56.436

Non arrivano notizie positive neppure sul fronte dei decessi, oggi 575. Analizzando il numero di vittime registrato tra lunedì e mercoledì si può notare come il trend non sia affatto in discesa.Si osserva anzi una lieve risalita rispetto alla settimana scorsa.

Decessi tra lunedì e mercoledì

  • questa settimana: 1.679
  • scorsa settimana: 1.596
  • due settimane fa: 2.017
  • tre settimane fa: 1.661
  • quattro settimane fa: 2.141

(fonte numeri Davide Torlo, Twitter).

Rispetto ai dati di due settimane fa c’è stato indubbiamente un calo dei morti, ma non così importante come era lecito sperare. Tanto è vero che la variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è pari al -9 %. E intanto il totale delle vittime ha raggiunto quota 73.604.

Non arrivano segnali confortanti neppure dagli ospedali. Il calo dei ricoverati con sintomi (-96) è abbastanza modesto. Come si può notare dal grafico in basso, dal 24 dicembre in poi la discesa si è fermata.

Anche il saldo tra ingressi e uscite in terapia intensiva restituisce un poco incoraggiante -21. La notizia preferita è che rispetto al “record” di ieri (256) gli ingressi netti scendono ad un più rassicurante 175.

Che indicazioni dobbiamo trarne? Senza dubbio siamo in una fase di stallo dell’epidemia. Un plateau che sembra essere infinito: contagi, decessi e ricoveri scendono molto lentamente e in alcuni casi il trend appare addirittura in rialzo.

Volendo guardare al bicchiere mezzo pieno possiamo dire che in Italia va meglio rispetto ad altri Paesi: nel Regno Unito sono stati  registrati 53.135 nuovi contagi, mentre in Germania l'Istituto Robert Koch segnala il record di vittime, 1.129, e 22.459 nuovi casi. 


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