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Crisanti: "In Italia non raggiungeremo l'immunità di gregge, è matematico"

Il microbiologo: "Senza vaccinare la fascia d'età 1-18 anni non si può raggiungere". E sulle riaperture dice: "Bisogna guardare ai numeri e agli errori dell'anno scorso"

Andrea Crisanti

 "Non credo che raggiungeremo l'immunità di gregge" perché "senza vaccinare la fascia d'età 1-18 anni non si può raggiungere". Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell'università di Padova, intervenuto questa mattina ad Agorà su Rai Tre. "E' una questione di carattere matematico", ha spiegato il microbiologo. "L'immunita' di gregge si raggiunge con 42 milioni di vaccinati. Le persone da 1 a 18 anni sono circa 12 milioni. Nel migliore dei casi si vaccina l'80% della popolazione. Già stiamo sotto".

Quanto al tema delle riaperture, stilare un piano dettagliato "penso che giovi a tutti per la serenità" dice Crisanti. "Ma dobbiamo riflettere sui numeri perché l'Inghilterra ha riaperto con 30 morti al mese e con il 65% della popolazione vaccinata: io penso che una differenza con noi ci sia".

"Bisogna tener conto degli errori che abbiamo fatto l'anno passato - ammonisce l'esperto - quando abbiamo sbagliato con alcune riaperture. Occorre guardare i numeri: che ora ci dicono che il tasso delle terapie intensive è alto. Non si può riaprire in maniera maldestra". 

La differenza tra immunità di gregge e immunità di massa

Ieri Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, aveva spiegato che "l'immunità di gregge si raggiunge quando viene vaccinato almeno il 90% della popolazione, quella di massa quando si arriva al 55-60%". Per questo con la campagna di vaccinazione in corso, in estate sarà raggiuntà "l'immunità di massa", ovvero la "protezione di una parte molto alta della popolazione che ci permette di procedere alle riaperture in sicurezza": ma occorre "imparare che i vaccini sono una parte della strategia per combattere questo virus" aveva spiegato il camice bianco. "Una parte importantissima, ma per la quale ci sono interventi complementari altrettanto importanti". 


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