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I bar che beffano il Dpcm

Il decreto del 13 ottobre prevede la chiusura a mezzanotte, ma non dice nulla sull'orario di apertura: così i alcuni locali hanno sfruttato questo vuoto legislativo

Foto di repertorio

Nel Dpcm varato dal Governo lo scorso 13 ottobre è prevista la chiusura dei locali a mezzanotte, ma non c'è nulla di preciso in merito alla riapertura. Una 'falla' nel decreto che alcuni locali hanno sfruttato, facendo subito notizia. È successo a Catanzaro, dove Aldo Manoieri, titolare del Bar Plaza Cafè, ha chiuso il locale alla mezzanotte del 14 ottobre, per poi riaprire 15 minuti dopo. Una vera e propria beffa al Dpcm, con i vigili che sono intervenuti, ma non hanno potuto fare altro che dare ragione al gestore del bar.

I bar che beffano il Dpcm: i casi a Catanzaro e Bologna

''Io ho chiuso regolarmente alla mezzanotte - ha raccontato Maonieri ai quotidiani locali - e l'ho fatto notare alle forze dell'ordine che pattugliavano la zona per far rispettare l'ordinanza ma nel dpcm non è stata inserita l'informazione di quando una attività può riaprire". La vicenda ha fatto immediatamente il giro dei social, tra chi lo dipinge come un eroe e chi ne critica le gesta. 

Ma quello di Catanzaro non è un caso isolato, una vicenda simile è avvenuta anche a Bologna. Come racconta il Corriere della Sera, un bar vicino alla stazione ha optato per la medesima strategia: chiusura a mezzanotte e apertura un'ora dopo.

''La cosa a cui tengo più di tutte è che non si parli di furiate, truffe o irregolarità. Il decreto è chiaro e noi lo stiamo applicando, senza infrangere nulla - racconta Carlotta, titolare del locale al Corriere - All’ingresso ci sono i cartelli in cui si dice chiaramente che il locale chiude alle 24 e riapre all’1, solamente un’ora dopo. Non facciamo niente di vietato''. Un escamotage che potrebbe essere usato da molti, almeno in attesa del prossimo Dpcm, che potrebbe inasprire le regole.


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