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Per dimagrire o essere al top: i ragazzi si sballano con gli psicofarmaci

Gli psichiatri lanciano l'allarme per un fenomeno in costante crescita. I medicinali spesso si trovano a casa o su internet, nuova piazza di spaccio. Cosa cercano, perché e cosa fare

Foto archivio

Non le droghe "classiche", ma gli psicofarmaci. Così gli adolescenti scelgono di sballarsi. La tendenza all'uso di psicofarmaci a scopo "ricreativo" è in aumento anno dopo anno e riguarda un giovane su 10. A portare l'attenzione su questo fenomeno sono gli esperti che prendono parte oggi al XXIV congresso nazionale della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (Sinpf). "Gli psicofarmaci, insieme a un percorso terapeutico a 360 gradi - affermano gli psichiatri - sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi. Molte patologie curate per tempo nei giovani, garantiscono loro un futuro. Se questi farmaci sono invece usati con modalità non corrette possono avere ripercussioni negative". 

Da qui la necessità per gli esperti di avviare campagne di sensibilizzazione e informazione anche con il coinvolgimento delle Istituzioni: dalla scuola, alla classe medica, dai medici di medicina generale alle famiglie. 

Gli psicofarmaci preferiti dagli adolescenti

Secondo quanto emerso, l'abuso degli psicofarmaci è in costante crescita grazie anche alla facilità di reperirli. Lo studio Espad dell'Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (monitora i  comportamenti a rischio e delle abitudini degli studenti italiani di età compresa fra i 15 e i 19 anni), sono spesso disponibili in casa (42%), sono acquistati facilmente su Internet (28%), recuperati per strada (22%). I consumi, anche per l'effetto pandemia, hanno superato abbondantemente il 6% e spesso alimenta la dipendenza è associata anche agli effetti collaterali di altre sostanze psicoattive (tabacco, energy drink, benzodiazepine e sostanze stupefacenti)e favorisce lo sviluppo di comportamenti pericolosi. 

"Gli psicofarmaci normalmente prescritti su indicazione di uno specialista - si legge nello studio Espad  2021 - talvolta, vengono assunti senza prescrizione medica per le motivazioni più svariate. Il consumo di questa tipologia di sostanze ha riguardato il 6,6% degli studenti. A differenza di quanto osservato per le altre sostanze, gli psicofarmaci spm siano maggiormente utilizzati dalle ragazze, con percentuali addirittura quasi triple rispetto a quelle dei coetanei (maschi 3,5%, femmine 10,2%)".

Perché i ragazzi prendono psicofarmaci

I più diffusi sono quelli per il sonno, utilizzati principalmente per stare meglio con sé stessi. Seguono i farmaci per migliorare l’attenzione o ridurre l'iperattività, per regolare l’umore e per le diete. Fra quest’ultimi emergono le maggiori differenze di genere.

"Questi psicofarmaci rappresentano per molti un'ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l'aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore - spiega Matteo Balestrieri, ordinario di Psichiatria all'università di Udine e co-presidente della Sinpf - e spingono quindi i giovani ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia, reperiti in luoghi sicuri, come la casa in caso di familiari che già ne facciano uso, o in altri molto più insidiosi, come il web e la strada, sedi di un nuovo e più moderno spaccio, con reali rischi di overdose. Un trend, purtroppo, sempre più generalizzato tra i giovani e da cui non sono esenti neppure i ragazzi italiani, come dimostrano i dati dello studio Espad e le motivazioni che nei giovani alimentano il fenomeno".

Le cinque regole contro l'abuso di psicofarmaci

Gli esperti della Sinpf hanno redatto un vademecum dedicato a cittadini, genitori, ragazzi e anche medici. 

  • Niente "fai da te", la cosiddetta "assunzione per opportunità" ma rivolgersi sempre al medico;
  • Non sottovalutarne la potenza terapeutica e le importanti ricadute collaterali;
  • Tenerli fuori dalla portata di chiunque possa approfittarsene o fare un cattivo uso;
  • Avviare campagne di sensibilizzazione e counselling mirati a pazienti, ai giovani in particolare e alla cittadinanza in generale:
  • In caso di disturbi come ansia, depressione, disturbi dell'umore, seguire sempre le indicazioni dello specialista.

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