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Due navi ong in arrivo sulle coste italiane: le mosse del ministro dell'Interno

Il governo Meloni, che non vuole cedere alle richieste di sbarco di quasi mille naufraghi sulle coste italiane, incassa l'apertura di Francia

Continua lo scontro tra le cancellerie europee sulla distribuzioni dei migranti delle tre navi bloccate al largo della Sicilia, a bordo delle quali ci sono quasi mille persone salvate dalle ong nelle acque del Mediterraneo. Oggi 4 novembre sono arrivati i primi segnali positivi da Parigi e Berlino.

L'apertura di Parigi, il 'no' di Oslo

Il governo Meloni, che non vuole cedere alle richieste di sbarco di quasi mille naufraghi sulle coste italiane, incassa l'apertura di Francia. Parigi si dice pronta ad accogliere una parte dei migranti purché - in questo caso la Ocean Viking con 234 a bordo - l'Italia rispetti il diritto internazionale aprendo uno dei suoi porti. A essere coinvolta in questa operazione potrebbe essere anche la Germania, secondo quanto precisa Parigi.

La Norvegia invece resta sul fronte opposto e ribadisce il suo 'no', sottolineando di non avere "nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi" private o di ong "battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo". Lo ha precisato l'ambasciatore norvegese a Roma Johan Vibe in una mail inviata alla Reuters in risposta all'appello dell'Italia a Oslo e a Berlino di farsi carico dei migranti bloccati nel Mediterraneo sulle navi delle ong umanitarie, Geo Barents e della Ocean Viking, entrambe attualmente in mare. 

La situazione sulla nave battente bandiera tedesca, la Humanity 1, è grave. A renderlo noto sono i medici a bordo della nave di Sos Humanity che da 14 giorni è in mare con 179 migranti a bordo. Fra loro più di 100 minori non accompagnati e un bimbo di 7 mesi.  

"Molti dei 179 sopravvissuti hanno la febbre. I test Covid sono negativi ma hanno problemi alla pelle e soffrono per le conseguenze delle violenze e delle pessime condizioni in cui hanno vissuto in Libia. Sono preoccupata per la loro salute perché il fatto che condividano uno spazio molto limitato potrebbe peggiorare molto le loro condizioni nei prossimi giorni". 

A raccontarlo all'Adnkronos è Silvia, medico a bordo di Humanity 1. Stando a quanto riferito dal personale a bordo della nave, i 179 sopravvissuti hanno trascorso le fredde notti sul ponte, dormendo sul pavimento mentre i venti e le onde aumentano. Ma c'è una buona notizia. La nave tedesca da qualche ora è in acque territoriali italiane, si sta dirigendo verso Catania.

Le navi in arrivo sulle coste italiane

L'epilogo della nave battente bandiera tedesca è stata affrontata durante il Consiglio dei ministri di oggi 4 novembre. Stando a quanto riferito da fonti che hanno partecipato alla riunione, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha svolto una informativa sul nuovo fronte dell'immigrazione, sottolineando in particolar modo che la nave Ong Humanity sta raggiungendo la costa italiana. 

L'obiettivo è quello di emanare un provvedimento di permanenza temporanea, con la verifica da parte dello Stato italiano delle condizioni a bordo per salvaguardare i più fragili. Durante il Consiglio dei ministri, secondo quanto apprende l'AGI, anche il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, avrebbe rimarcato come con la Germania c'è dialogo ma che l'Italia intende far rispettare le regole. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si sarebbe soffermata sull'argomento, sottolineando soprattutto il tema dei ricollocamenti e della necessità di una soluzione europea.

Quindi la nave tedesca potrà rimanere in acque italiane solo per il tempo necessario per vedere se a bordo ci sono eventuali emergenze, come quelle sanitarie. Il governo italiano si farà carico di tutte le persone che versano in difficoltà, come le donne incinte o i bambini. Ma, ha precisato Piantedosi, "rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie, ma le persone che non versano in queste condizioni dovranno essere riportare fuori dalle acque territoriali". Anche un'altra imbarcazione, con circa 50 migranti a bordo, sta raggiungendo le coste italiane: la nave è diretta verso Siracusa dopo che è stata denunciata una rivolta a bordo. 

La questione, ribadisce il titolare del Viminale nel corso della conferenza stampa a seguito del Cdm, deve essere condivisa con le altre capitali europee. Sulle navi delle ong che soccorrono i migranti "noi riteniamo che sia un problema che va condiviso coi paesi di bandiera", dice il ministro dell'Interno, in conferenza stampa. "Riteniamo che in ossequio a principi di diritto internazionale quando si sale a bordo di una nave in acque internazionale è come se si fosse saliti su un'isola sotto l'egida territoriale di quel paese. E questo dovrebbe far radicare gli obblighi di assistenza", dice Piantedosi, ribadendo il rispetto delle esigenze umanitarie. Tuttavia, il titolare del Viminale ha polemizzato contro la mancata collaborazione del personale a bordo della nave tedesca sulla presenza delle persone a bordo, sul loro stato di salute, e sulle modalità di salvataggio. 

L'arrivo di migranti in Italia nel 2022

Ma com'è la situazione degli arrivi nel nostro paese? Sono 87.370 i migranti arrivati nel 2022 in Italia, secondo i dati del ministero dell'Interno aggiornati alle 8 di questa mattina, 4 novembre. Nello stesso periodo del 2021 erano stati 54.373 e 29.569 nel 2020. Il mese in cui sono arrivati il maggior numero di migranti è stato agosto (16.822). Il maggior numero è arrivato dall'Egitto, oltre 17 mila persone, seguiti da Tunisia, Bangladesh, Siria e Afghanistan. I minori accompagnati arrivati quest'anno sono stati 9.930: erano stati 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020.


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