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Potremo vivere in un grattacielo lungo 170 chilometri?

Sì, se sei un principe saudita. Questo è the Line, la linea, il progetto decisamente futuristico di un grattacielo lungo 170 chilometri

Questa è la vecchia New York City e questa è come potrebbe diventare…diciamo boh…chissà in qualche futuro. Non è un film di fantascienza ma chi si è sempre immaginato il futuro delle città come la Los Angeles di Blade Runner, ovvero così….con auto volanti tra altissimi e bui grattacieli, forse dovrebbe iniziare a immaginarsela così…

Questa è the Line. La linea, ed è un progetto architettonico che chiamare futuristico è come dire…riduttivo. The Line sarà il grattacielo più lungo del mondo. Si avete capito bene: lungo non alto.Perché il progetto annunciato dal principe saudita Mohammed bin Salman prevede un grattacielo orizzontale lungo 170 chilometri. - Burj Khalifa con i tuoi miseri 800 metri d’altezza, scansati proprio.

Difficile da immaginare, se non sei un principe saudita, ma questa “palazzina” ospiterà 9 milioni di persone - ovvero ci mettiamo dentro una dozzina di città italiane comprese Roma e Milano per capirci. Alto 500 metri, largo 200. Chiuso tra due pareti a specchio, che sono anche belle da vedere, per catturare l’energia solare. Al posto del tetto ci mettiamo dei giardini pensili. E mi scusi il prezzo? 450 miliardi di dollari…Chissà le spese condominiali.

I lavori per le fondamenta di questa mega-struttura sul Mar Rosso sono stati già annunciati. Ma se vi gira già la testa, sappiate che è solo l’inizio. Perché nella mente del principe bin Salman, The Line sarà “solo” la spina dorsale, un’arteria cittadina diciamo: di Neom. Neom, è il nome della piccola cittadina, grande più o meno come il Piemonte, che si estenderà tutto attorno alla Linea. Si stava pensando di metterci qualche parco naturale, un’isola galleggiante, delle cosette così.

Via le auto, una metropolitana ad alta velocità, droni per le consegne alla finestra…Un’urbanistica Green, per una città che si alimenterà soltanto di energie rinnovabili autoprodotte, nel paese più grande esportatore di petrolio al mondo. «Una rivoluzione culturale - secondo il principe - che mette per la prima volta l'uomo al centro di un cambiamento radicale nel concepire l’urbanistica». Non c’è dubbio.

Si perché come abbiamo visto da questo vecchio modello di città verticale, la grande mela, occupa un grande suolo di circa 785 chilometri. The line ne occuperò soltanto 34. Se sia un futuro più distopico The Line o la Los Angeles di Rick Deckard non è dato saperlo…intanto se volete continuare a sognare con immagini come questa, ben difficili da spiegare, la Città di Neom ha già il suo sito “comunale”. Nuove meraviglie di questo o di un prossimo mondo.

Riprese e montaggio Alberto Pezzella, Today.it


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