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La legge sull'obbligo vaccinale per medici e infermieri voluta dal governo

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il ministro Speranza ha detto che il provvedimento "è al vaglio ma l'adesione del personale sanitario è rilevante, noi interverremo su una quota residuale"

Il governo introdurrà una norma sugli operatori sanitari che non si vaccinano contro il covid. "L'esecutivo intende intervenire, non va assolutamente bene che operatori non vaccinati siano a rapporto con malati. La ministra della Giustizia Marta Cartabia sta preparando un provvedimento a riguardo", ha detto oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa sulle nuove misure anti covid che verranno varate con un nuovo decreto legge in vigore dopo Pasqua, da mercoledì 7 aprile.

La legge sull'obbligo vaccinale per medici e infermieri

Nelle scorse ore, alcuni esponenti del centrodestra avevano chiesto un intervento normativo rapido sull'obbligo vaccinale. Nei prossimi giorni, dunque, il governo potrebbe varare un decreto ad hoc per rendere obbligatoria l'immunizzazione per medici e operatori sanitari.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato che il provvedimento "è al vaglio ma l'adesione del personale sanitario è rilevante, noi interverremo su una quota residuale". "Tutti gli operatori sanitari hanno svolto un lavoro straordinario e hanno dato anche un esempio positivo - ha aggiunto il ministro -. C'è un pezzetto, molto minimale, che ora stiamo provando anche a formalizzare sul piano quantitativo, e su questo stiamo valutando l'intervento con una norma. Ma la stragrande maggioranza dei nostri medici e dei nostri infermieri in maniera del tutto volontaria ha risposto positivamente, dando anche il buon esempio rispetto all'obiettivo della vaccinazione".

I dati sulla copertura dei dipendenti di Asl e ospedali elaborati da Agenas, l'agenzia sanitaria nazionale delle regioni, arriveranno oggi al ministero della Salute. Quelli preliminari dicono che tra medici e infermieri la copertura arriva al 90%, ma l'anello debole sarebbero gli operatori sociosanitari, gli "oss", i lavoratori che un tempo si chiamavano ausiliari.

E intanto da Anaste, una delle associazioni dei titolari di Rsa, il vicepresidente Paolo Moneti ha spiegato: "Nelle nostre strutture la copertura oscilla tra il 75 e l’85%. Non sempre però abbiamo i dati perché i lavoratori non sono tenuti a dircelo. Io sono favorevole all’obbligo, perché chi lavora nel sistema sanitario non può non essere vaccinato. Se si va sotto il 70% di copertura, si rischiano problemi seri. Non ci dimentichiamo che ospitiamo le persone più fragili". 

In provincia di Belluno nei giorni scorsi otto operatori sanitari sono stati messi in ferie obbligate e sospesi dal servizio insieme a due infermiere per non aver voluto vaccinarsi. A Brindisi l’ospedale ha messo in ferie forzate tre medici e altri 19 operatori che hanno rifiutato il farmaco.
 


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