Attualità

La truffa del vaccino a domicilio

La telefonata per un appuntamento e il raggiro ai danni di persone anziane

Foto archivio Ansa

È di 972.099 il totale delle vaccinazioni anti covid somministrate finora in Italia (il dato è aggiornato alle 23.41 del 14 gennaio), pari al 69% delle dosi distribuite. La regione con il rapporto più alto tra somministrazioni e vaccini consegnati è la Campania (92,4%), quella con il più basso è la Calabria (39,4%). Sono stati vaccinati 734.969 operatori sanitari e sociosanitari, 155.865 tra personale non sanitario e 81.265 ospiti di strutture residenziali assistite.

Come funziona la truffa del vaccino a domicilio

Ma occhio alle truffe, perché in queste ore si stanno verificando raggiri ai danni di persone anziane, contattate telefonicamente per un appuntamento di somministrazione di vaccino anti covid presso la propria abitazione: è quanto emerge in seguito ad alcune segnalazioni, pervenute alle Asl di riferimento territoriale da parte degli stessi anziani contattati. Chiunque riceva telefonate o qualora qualcuno si presenti al domicilio, proponendo questo servizio in cambio di soldi, è certamente in atto una truffa, rende noto la regione Toscana. In Toscana, al momento, non si stanno effettuando somministrazioni di vaccino anti covid al domicilio di questa categoria, che sarà coinvolta a partire da febbraio, nell'ambito della cosiddetta fase 2. Le aziende sanitarie toscane non hanno, dunque, in corso questa attività, precisa la giunta regionale con un comunicato.

Sarà la regione Toscana a informare con apposita comunicazione sull'avvio della fase 2 e sulle modalità organizzative di somministrazione del vaccino al domicilio degli anziani che ne facessero richiesta. "Chiunque incorra in situazioni dubbie è invitato a non aderire ad alcuna proposta e a non esitare a contattare le forze dell'ordine o le autorità sanitarie", avverte la giunta regionale. La regione ricorda che il piano vaccinale nazionale (e quindi anche quello regionale) prevede varie fasi dedicate a target di popolazione diverse. Attualmente è ancora in corso la fase 1, aperta a:

  • operatori sanitari e sociosanitari degli ospedali e delle Rsa;
  • medici e pediatri di famiglia;
  • operatori dei servizi di emergenza-urgenza;
  • volontari impegnati nei trasporti sanitari, sanità territoriale pubblica e privato accreditato;
  • operatori non sanitari che lavorano negli ospedali e personale delle ditte appaltatrici di servizi e manutenzione nelle strutture ospedaliere, sempre che abbiano già effettuato la pre-adesione iniziale sull'apposito portale web di regione Toscana https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home.

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