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Il vaccino Covid diventa a pagamento

Il ministero della Salute ha annunciato la nuova campagna di vaccinazioni in vista dell'autunno, ma secondo diversi addetti ai lavori il richiamo dovrebbe rimanere gratuito soltanto per gli over 60 e le categorie a rischio

Foto di repertorio Lapresse

In alcuni Paesi, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, passando anche per la Germania, nelle ultime settimane è stato registrato un aumento dei casi Covid. Una situazione differente in Italia, dove il numero dei malati rimane stabile e sotto controllo, ma in vista di un possibile ritorno dei contagi in autunno, il ministero della Salute ha annunciato un nuova campagna di vaccinazioni "concomitante con quella contro l’influenza stagionale e basata su vaccini a Rna messaggero e proteici, aggiornati contro la variante Xbb.1.5". Secondo la nota ministeriale, il richiamo annuale del vaccino è raccomandato per le persone di età pari o superiore a 60 anni, gli ospiti delle strutture per lungodegenti, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali. A questi vanno aggiunte le persone sotto i 60 anni di età considerate fragili perché colpiti da malattie croniche e patologie come cardiopatie, diabete, insufficienza renale e problemi neurologici importanti.

Covid, l'ipotesi vaccino a pagamento

Secondo i medici di famiglia il richiamo del vaccino anti Covid-19 in autunno è importante per tutelare gli anziani e i pazienti fragili, ma secondo l'ipotesi riportata dal Sole 24 Ore, il vaccino potrebbe rimanere gratuito soltanto per gli over 60 e categorie a rischio. Una possibiltà avallata da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma: "Il Covid non è un problema. Per la vaccinazione è giusto che in autunno i fragili e gli anziani la facciano, ma solo loro. Non vedo la necessità per gli altri, quindi è chiaro che il vaccino dovrà essere gratuito solo per le categorie individuate dalla circolare della direzione della Prevenzione del ministero della Salute, gli altri lo pagheranno".

Un'idea che trova d'accordo anche Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova: "In questi anni abbiamo visto che la scelta della gratuità ci ha fatto buttare via milioni di dosi perché molti italiani non hanno capito l’importanza di questi vaccini. Quindi è ora che aprano gli occhi sul fatto che Stato spende tanto sui vaccini, un investimento importante. Giusto quindi che il Ssn offra gratis il vaccino anti-Covid alle categorie a rischio previste dalla circolare della direzione della Prevenzione del ministero della Salute, ma gli altri lo paghino. Investire nei vaccini è investire nella salute ma in questi tre anni troppi italiani hanno scelto di non farlo. Ora è giusto che sappiano che hanno un costo".

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