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Il malato negazionista che insulta i medici che lo soccorrono, tenta di scappare e si sente male

Il racconto di una dottoressa dell'ospedale Sant'Andrea di Vercelli: "Ha chiamato assassini il dottore e l'infermiere, poi si è strappato la mascherina e voleva andarsene ma non ce l'ha fatta"

All’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli accade anche questo: un malato di Covid-19 negazionista insulta i medici e gli infermieri che lo stanno curando, tenta di alzarsi strappandosi la maschera e si sente male dovendo ricorrere di nuovo alle cure dei dottori. A raccontarlo, durante la trasmissione Oggi è un altro giorno condotta da Serena Bortone è una dottoressa del nosocomio: "Un signore di 58 anni era stato preso in grave insufficienza respiratoria, stavamo mettendo la ventilazione non invasiva e lui ha insultato il medico e l'infermiere dicendo 'assassini, mi volete uccidere, io non ho il Covid, io sto benissimo' e si è strappato la maschera e si è alzato: ovviamente si è sentito male e abbiamo dovuto soccorrerlo nuovamente. È una situazione difficile da gestire... metterci tutta l'anima e la scienza e venire maltrattati è orribile, nessuno sta giocando con i pazienti. Quelli che non hanno bisogno noi li mandiamo a casa immediatamente". 

In un altro servizio che risale a una settimana fa Roberta Petrini, direttrice del pronto soccorso, raccontava che diversi malati, anche gravi, continuavano a negare l'esistenza della malattia mentre venivano curati. 

Piccole storie che ogni giorno diventano sempre più copiose, visto che un'infermiera americana ha detto che c'è anche chi in punto di morte continua a dire che Covid-19 non esiste. E che fanno pensare che la Modest Proposal di swiftiana memoria dell'economista svizzero Willy Oggier - "Per i negazionisti niente terapia intensiva" - non sia per niente una cattiva idea. 

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