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Quante ore di esercizio fisico fare a settimana per ridurre il rischio di cancro

Secondo una ricerca americana, se ognuno di noi camminasse per 45 minuti al giorno (5 ore a settimana) ridurrebbe il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori

(foto Pixabay)

Eseguire un esercizio fisico costante e quotidiano non solo fa sentire più tonico ed energico ma apporta anche numerosi benefici all’intero organismo. Tra questi: riduce la pressione arteriosa, tiene basso i livelli di glicemia, modula il colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire le malattie metaboliche, neoplastiche e riduce il rischio di cancro. Insomma, l’esercizio fisico può essere paragonato a un vero e proprio farmaco preventivo o curativo, di cui, però, non conosciamo ancora bene le giuste “dosi” affinché risulti efficace.

A fornire dati utili su come l’inattività fisica incorrere in una diagnosi di tumore e su quanto esercizio fisico fare a settimana per ridurne il rischio, è un’indagine di un gruppo di ricercatori dell'American Cancer Society e della Emory University di Atlanta. Gli scienziati hanno messo in relazione l'incidenza della malattia con l'esercizio fisico quotidiano di un campione composto da 600mila soggetti tra uomini e donne: dai risultati è emerso che il 3% di tutti i tumori sono legati all'inattività fisica. Lo studio, pubblicato su Medicine & Science in Sports & Exercise, suggerisce che, se ognuno di noi facesse 5 ore a settimana di attività fisica moderata (ovvero 45 minuti al giorno di camminata veloce) potrebbe ridurre di molto il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori. "Un semplice esercizio come alzarsi e muoversi - dicono i ricercatori -, potrebbe aiutare decine di migliaia di persone a evitare di sviluppare il cancro nei prossimi anni”.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato i dati di quasi 600.000 soggetti (uomini e donne) di età ≥30 anni, residenti nei 50 stati confederati degli Usa e del Distretto di Columbia, nel triennio 2013-1016. Per calcolare l’incidenza dei casi di cancro associati all'inattività fisica si sono avvalsi di uno strumento di analisi statistica chiamato “PAF” (frazione attribuibile alla popolazione): si tratta di un metodo matematico utilizzato per stimare come l’incidenza di una determinata malattia, all’interno di una popolazione ampia, possa essere il risultato di un particolare comportamento o di un altro fattore. E' in grado di rilevare, ad esempio, quanti casi all'anno di cancro al colon possono essere attribuiti al fumo o all'alcol o ai cibi grassi o all'eccessiva sedentarietà.

Come è stato calcolato il PAF

Per calcolare il PAF, quindi i casi di cancro associati all’inattività fisica, gli scienziati hanno prima estratto dati sull'incidenza della malattia specifici per età, sesso e singolo Stato, dal database delle statistiche sul cancro degli Stati Uniti, e poi si sono focalizzati su 7 tipi di cancro che in studi precedenti erano risultati legati in parte all'attività (o all’inattività fisica), quali i tumori dello stomaco, dei reni, dell'esofago, del colon, della vescica, della mammella e dell’endometrio. Successivamente hanno raccolto, attraverso due grandi sondaggi, dati auto-riferiti sull’attività fisica di oltre mezzo milione di persone e li hanno elaborati in base alle Raccomandazioni dell'American Cancer Society per l'attività fisica (che suggeriscono 300 minuti o cinque ore di esercizio moderato, come una camminata veloce, ogni settimana per ridurre il rischio di cancro).

Dopo avere raccolto ulteriori dati sui fattori di rischio del cancro e inserito tutti i numeri in un'equazione, i ricercatori hanno ottenuto il PAF: negli USA sono 46.356 i tumori all’anno legati all’inattività fisica o alla sedentarietà, ovvero circa il 3% di tutti i tumori diagnosticati (ad esclusione dei tumori della pelle non melanoma).

L'inattività fisica è associata maggiormente al cancro allo stomaco

Dopo aver esaminato i singoli tipi di cancro associati all'inattività, i ricercatori hanno scoperto che quello maggiormente legato al poco esercizio fisico era il cancro allo stomaco (circa il 17% di tutti i casi di tumore attribuibili all'inattività), mentre quello meno legato al poco movimento è il tumore alla vescica (circa il 4% di tutti i casi di tumore attribuibili all'inattività). La buona notizia, tuttavia, è che l’incidenza dei casi si può abbassare se i cittadini cominciassero a fare un’attività fisica più costante e quotidiana . “L’esercizio fisico potrebbe prevenire potenzialmente molti tipi di tumori negli Stati Uniti", afferma Adair K. Minihan, scienziato associato presso l'American Cancer Society, che ha guidato lo studio. Se tutti gli americani, che possono fare esercizio, iniziassero a camminare per un'ora nei giorni feriali, potrebbero, potenzialmente, portare quasi a zero i 46.356 casi di tumore associati all’inattività”.

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Quanti minuti di esercizio fisico fare al giorno

Il cancro è una malattia incredibilmente complessa che ha molte cause sovrapposte e intrecciate. L’inattività fisica gioca solo un piccolo ruolo potenziale. "Inoltre - spiega Minihan - bisogna tener presente che anche le persone più attive possono sviluppare il cancro. Questo perché ci sono tanti fattori che contribuiscono allo sviluppo del tumore. I risultati del nostro studio suggeriscono che se ognuno di noi trovasse il modo per fare almeno 45 minuti al giorno di esercizio fisico (5 ore a settimana), anche una semplice camminata, potrebbe ridurre di molto la probabilità di sviluppare alcuni tipi di tumori".


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