Psicologia e Coppia

Gli uomini ‘casalinghi’ fanno meno sesso

Le faccende domestiche sbrigate spesso dall’uomo metterebbero a repentaglio la sua libido che, secondo uno studio, calerebbe a picco a scapito dell’attività sessuale

Una volta dimostrata la volontà di dare una mano a rassettare la cucina, passare l’aspirapolvere o lavare piatti, sarebbe opportuno che l’uomo che voglia anche e soprattutto adempiere al suo ruolo di maschio nel senso più 'sessuato' del termine lasci stare le faccende domestiche, se non vuole che la libido coniugale subisca il contraccolpo di un’irrefrenabile depressione.

I risultati di uno studio dell’American Sociological Review parlano chiaro: coloro che spendono più tempo in impieghi ‘tradizionalmente femminili’ - come cucinare, pulire o fare shopping – fanno meno sesso, al contrario di coloro che, forti dei loro pantaloni ben saldi alla cintola, li sbottonano più spesso e volentieri con frequenti performance nella camera da letto.

In particolare, i ricercatori hanno notato che quegli uomini sposati che si dedicano assiduamente ai lavori domestici hanno 1,6 rapporti sessuali settimanali in meno rispetto a quelli che se ne stanno con le mani in mano e che quando un marito si dedica ai lavori definiti ‘prettamente maschili’ (circa 17 ore alla settimana) la frequenza dell’attività da camera aumenta.

È come se l’uomo traesse beneficio dalla mancanza di esercizio casalingo, per quanto le  conseguenze di ciò potrebbero essere un maggiore affaticamento della compagna che la sera, stanca di mettere in ordine dopo essere anche stata anche a lavoro fuori casa, potrebbe avere meno desiderio di far l’amore. 

“Probabilmente, nella coppia il giusto equilibrio tra le attività sta nel mezzo, dove entrambi si dedicano alla casa ed entrambi si dedicano al sesso con lo stesso desiderio, dato che una mancanza di bilanciamento tra i due doveri-piaceri può creare risentimento”, hanno spiegato gli psicologici, “E dove c’è risentimento è difficile che ci sia spazio per una sana attività amorosa. La chiave di tutto? Comunicare apertamente quando ci si sente sopraffatti da troppe responsabilità”.


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