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Ikebana, l’arte di creare composizioni floreali passa per il Giappone

Per chi ama i fiori e le composizioni, l’ikebana è un’antica arte giapponese che unisce la bellezza decorativa a principi filosofici per il benessere interiore

La primavera è la stagione in cui la natura si risveglia, le piante diventano sempre più verdi e i fiori sbocciano. Strade, giardini e terrazzi si riempiono di piante rigogliose dalle tinte accese che portano con sé una ventata d’allegria.

Gli amanti del verde e della natura, non vedono l’ora di tirare fuori dalle serre piante e fiori, ripulire il giardino da erbacce e foglie e creare il proprio angolo  di paradiso.

Oltre a riempire la casa di piante, la primavera è la stagione in cui gli ambienti si riempiono di fiori. Tulipani, margherite o fiori tropicali devono essere valorizzati all’interno di vasi e composizioni.

Se amiamo la natura e trarre il massimo benessere da essa, allora è il momento di dedicarci all’ikebana, l’elegante arte della composizione di origine giapponese.

L’antica disciplina proveniente dal paese del Sol Levante è perfetta per chi ama il minimalismo, le composizioni floreali raffinate e la cultura giapponese.

Siete curiosi di abbracciare questa nuova disciplina? Allora seguite le regole per creare una composizione bella e dai sicuri effetti benefici su mente e anima.


L’ikebana, letteralmente la disposizione artistica dei fiori, ha antichissime origini e si basa sulla necessità di mettere in contatto l’uomo con la natura per l’elevazione spirituale e la conoscenza di sé stessi.

Fiori


L’arte non privilegia solo il fiore, ma anche parti come foglie, steli, dando vita a composizioni armoniche tra linee, forme e colori. In base a questo principio, non dobbiamo scegliere una particolare tipologia di fiori o quelli che preferiamo, ma affidarci alle stagioni e a ciò che cresce spontaneamente. Mentre in primavera avremo composizioni floreali dinamiche e vivaci, in  inverno felci, bambù o nebbiolina, ci restituiranno un ambiente delicato ma resistente.

Vasi 

La ricerca del benessere e del legame con la terra, passa anche attraverso il contenitore che ospita i fiori. In alcuni casi si prediligono vasi alti che puntano sulle linee verticali, in altri casi si preferiscono quelli bassi che indicano un maggiore attaccamento alla terra.

Tutti questi elementi devono essere predisposti in maniera asimmetrica. Si passa da steli alti e lunghi e fiori dal gambo corto senza temere l’alternanza tra pieni e vuoti. Il principio è che osservando la composizione da diverse angolazioni si riesce a percepire la completezza di ciò che abbiamo davanti ai nostri occhi e creare così una narrazione.

Cosa ne pensate di questa antica arte Giapponese? Pronti a cimentarvi con l’ikebana. Allora non vi resta che mettervi all’opera e creare la vostra composizione floreale.


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