Asso di denari

L’informazione Rai (ci) costa un miliardo di euro

Renzi e la Rai

L’informazione Rai? "Costa un miliardo di euro". E' quanto accertato dalla Corte dei Conti che vigila anche sull’emittente "di Stato" proprio in quanto pubblica (è detenuta dal Ministero dell’Economia) e finanziata attraverso imposte (il canone tv).

In Rai lavorano 1.600 giornalisti a tempo indeterminato che guadagnano, in media, 15mila euro l’anno. In totale la Rai ha circa 12mila dipendenti e 10mila collaboratori, per un costo del lavoro di 905 milioni di euro.

La Rai ha 303 caporedattori che paga da 120mila a 240mila euro l’anno; a questi si aggiungono 64 inviati speciali pagati 126mila euro ciascuno, 688 redattori ordinari che prendono in media 85 mila euro (per 14 mensilità, secondo contratto nazionale di lavoro) e i collaboratori cui vanno 54 mila euro.

Secondo la Corte dei conti la Rai spende troppo per le consulenze esterne, per il costo del lavoro, per i tanti giornalisti-dirigenti, per gli omaggi aziendali e per le produzioni degli sceneggiati. Anche perché, viene sottolineato, la tv pubblica perde introiti sia dal canone (evasione pari al 26%) che dalla pubblicità. 

Nel 2014, segnalano i magistrati contabili, la Direzione risorse umane ha stipulato 201 contratti di consulenza, per una spesa di circa 1,78 milioni di euro; complessivamente il costo del lavoro si è attestato a 992,9 milioni di euro. Da qui l’esortazione a «monitorare rigorosamente le procedure di spesa del settore, con particolare riferimento alla inerenza aziendale della erogazione, alla corretta identificazione dei destinatari e alla sua motivazione, in coerenza con le procedure».
 


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