Asso di denari

Studenti lavoratori in drastico calo

In Italia studiare e allo stesso tempo lavorare è pratica sempre più rara, stando a quando evidenziano i dati forniti dal’Istat. L’anno scorso si è toccata la quota minima dal 2004, l’anno in cui l’Istat ha iniziato a monitorare questo fenomeno, e il calo appare dovuto anche alla minor facilità con cui chi studia (all’università ma anche anche prima) cerca nel frattempo di guadagnare qualcosa.

Nel 2015 gli studenti lavoratori sono stati 75mila, il 2% del totale di chi è impegnato in percorsi formativi tra i 15 e i 24 anni. Si tratta del livello più basso dal 2004. 

In 10 anni gli studenti lavoratori si sono dimezzati (-51% sul 2005) e ancora più forte è la discesa rispetto al picco registrato nel 2008 (-60%). Eppure negli anni gli studenti sono via via aumentati, avvicinandosi nel 2015 ai massimi (3 milioni 714 mila studenti). Gli universitari lavoratori in 10 anni si sono ridotti del 46% (a 64mila da 119mila) e il ribasso diventa ancora più drastico facendo il confronto con il 2008 (-57%). Allargando il range agli under 30, il numero assoluto di chi lavora e studia insieme sale (166mila tra i 15 e 29 anni) ma rapportando il dato agli anni passati sempre di caduta si tratta (-41% in 10 anni e -51% dal valore massimo).

Calano anche gli studenti che cercano ma non trovano lavoro: sono in diminuzione sia i disoccupati (pari a 39 mila, -31% in 10 anni), sia coloro che si collocano nella zona grigia dell'inattività, non sono a caccia di un impiego ma nel caso spunti fuori sono pronti a coglierlo (in tutto 124mila, il minimo storico), mentre tra gli studenti aumentano gli inattivi veri e propri, che non hanno né cercano un'occupazione (3 milioni 476mila, mai stati così tanti). 


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