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Camorra, preso il boss Lo Russo: guardava il Napoli a bordo campo

Il figlio di Salvatore Lo Russo, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli, è stato arrestato a Nizza, dove si aggirava indisturbato in bicicletta. L'uomo era stato fotografato più volte mentre assisteva alle partite al San Paolo

NAPOLI - Antonio Lo Russo, 33 anni, era nella lista dei cento latitanti più ricercati d’Italia. Figlio di Salvatore, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli e ora collaboratore di giustizia, è stato arrestato ieri sera a Nizza, in Francia (GUARDA IL VIDEO). Il clan Lo Russo è stato, negli anni scorsi, tra le cosche protagoniste della sanguinosa faida di Scampia, che a più riprese ha visto contrapposti gruppi criminali alla ricerca dell’egemonia sui traffici di droga.

A eseguire l’arresto sono stati i carabinieri di Napoli, nel corso di un blitz a cui ha preso parte anche la gendarmeria francese che da tempo seguiva i suoi movimenti insieme ai militari italiani. La sua cattura era stata più volte indicata come prioritaria dal procuratore di Napoli Giovanni Colangelo.

AL SAN PAOLO A SEGUIRE IL NAPOLI - Ricercato dal 5 maggio del 2010, deve scontare una condanna a vent'anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Russo jr è diventato famoso per la foto che lo immortala a bordo campo allo stadio San Paolo, con la pettorina in dotazione agli addetti al prato, nel corso della partita del Napoli contro il Parma nell'aprile del 2010. Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per il terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli dalla ditta che curava la manutenzione del manto erboso dello stadio San Paolo. In tutte le partite in cui è stato fotografato si trova sempre nello stesso punto: dietro la linea di fondo della porta difesa dal portiere della squadra ospite.

LE PASSEGGIATE IN BICICLETTA A NIZZA - Lo Russo, dimagrito 25 chili negli ultimi anni, è quasi irriconoscibile rispetto alle foto segnaletiche scattate appena quattro anni fa. E' stata la stessa ex "primula rossa" della camorra a spiegare a chi lo ha arrestato come ha fatto a perdere tanto peso: "Sono diventato un perfetto biker", sfruttando la pista ciclabile sul lungomare della cittadina della Costa azzurra dove, secondo gli investigatori, Lo Russo si nascondeva già da qualche mese. Girava indisturbato in strada senza preoccuparsi di essere scoperto. La testimonianza è offerta da una serie di foto scattate dai carabinieri e dalla polizia francese e da una serie di filmati registrati nelle ultime settimane. Approfittando del bel tempo, Lo Russo si aggirava per le strade di Nizza in maniche corte avendo anche imparato a parlare più o meno correntemente il francese. Con lui non c'era la famiglia, neppure la figlioletta di pochi mesi nata lo scorso gennaio. A fargli compagnia il cugino Carlo Lo Russo, detto "Lellè", anch'egli latitante per un tentato omicidio. (da NapoliToday)


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