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Ritrovato lo scheletro di una bambina sulle rive del Po

A trovare i resti umani, in provincia di Pavia, è stato l'ex calciatore del Milan Enrico Lanzi. Il cadavere potrebbe essere rimasto in acqua oltre un anno

PAVIA - I resti di un corpo minuto, forse di una bambina tra i 10 e i 12 anni, sono riaffiorati dalle acque del Po, a circa settecento metri dal ponte di Spessa Po, in provincia di Pavia. A trovarli, la vigilia di Natale, è stato Enrico Lanzi, 59 anni, un ex calciatore di Milan, Varese e Perugia, che abita nella cittadina pavese e che stava passeggiando sulla riva con il suo cane.

E' stato proprio l'animale a segnalare al suo padrone la presenza delle ossa, accanto alle quali è stato ritrovata una maglietta intima. I carabinieri hanno subito avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica.

Il corpo potrebbe essere stato in acqua per oltre un anno, come riferisce il giornale locale "La Provincia pavese", e manca degli arti inferiori. Ma dati i primi riscontri medico legali e le dimensioni, potrebbe trattarsi dei resti di una bambina oppure di una ragazzina. Indosso ancora una maglietta bianca con merletti.

I resti sono stati affidati ai medici dell'istituto di medicina legale dell'università di Pavia, per stabilire le cause del decesso e dare un'indicazione per identificare il cadavere. I carabinieri di Corteolona, che seguono le indagini, intanto continuano a esaminare le denunce di scomparsa presentate negli ultimi anni nel Nord Italia. (da MilanoToday)


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