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Bruciata viva dal compagno, Carla inizia a parlare: "Devo farcela per mia figlia"

Un'amica di famiglia: "Quando le è stato detto che la bimba stava bene si è impennato il tracciato dell'elettrocardiogramma"

Carla Caiazzo

Carla Caiazzo sta meglio. Non è ancora fuori pericolo ma le sue condizioni di salute migliorano. La donna, ricoverata al Cardarelli nel centro ustionati, dopo essere stata data alle fiamme dal compagno 40enne quando era ancora incinta, riesce a respirare da sola e avrebbe anche sussurrato ai familiari una frase che lascia ben sperare: "Devo farcela per mia figlia Giulia Pia". 

"Carla risponde se viene stimolata, è sveglia e interagisce con l'ambiente", sono le ultime positive indiscrezioni rivelate a NapoliToday. La donna ha riportato ustioni gravissime al volto e al collo in particolare e il rischio di infezioni è molto alto.

Come confidato da un'amica di famiglia al Quotidiano Nazionale, quando Carla ha saputo dalla madre che la bimba appena nata stava bene "il tracciato dell’elettrocardiogramma si è impennato".   

"Mi ha detto che sul suo viso, divorato dalle fiamme e ridotto a cicatrice, non ha visto alcuna reazione, ma che si è impennato il tracciato dell’elettrocardiogramma", ha spiegato la donna.

Gli aggiornamenti sul caso di Carla Caiazzo su NapoliToday


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