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Non sa leggere l'italiano, sindaco leghista nega la cittadinanza

E' successo martedì nell'ufficio del primo cittadino di Vigonovo, nel veneziano. Un operaio 47enne marocchino aveva tutti gli ok, ma si è bloccato sulla formula di rito: "Torni tra sei mesi"

VENEZIA - Poche righe. Una pura formalità. Ma per un cittadino marocchino di 47 anni devono essere sembrate l'Everest da scalare. D'altronde lui, in Italia da 21 anni, non ha mai avuto la possibilità di imparare a leggere la nostra lingua. Ha dovuto lavorare, per sopravvivere.

Operaio in una ditta di sabbiatura di metalli di Padova, doveva stare tutto il turno con una maschera respiratoria sul viso. Un'occupazione usurante. Poi il ritorno a casa, a Vigonovo. Martedì, però, per lui era il grande giorno. Finalmente la cittadinanza. Finalmente, con tutti i documenti in ordine e il nulla osta degli organi preposti, poteva diventare italiano.

Un unico ostacolo: quella formula di rito. "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi, riconoscendo la pari dignità sociale di tutte le persone". Niente da fare. Nonostante ci fossero gli ok di tutti gli organi competenti, nell'ufficio del sindaco Damiano Zecchinato, leghista, come riporta il Gazzettino, si è bloccato scusandosi: "Non so leggere l'italiano".

Per tutta risposta il primo cittadino ha interrotto la cerimonia, dopo aver contattato il responsabile prefettizio per l'immigrazione Antonino Gulletta. Tutto rinviato di sei mesi. Cioè fino a quando, come riporta letteralmente il quotidiano, "il marocchino avrà fatto un corso d'italiano e sarà in grado di leggere la lingua del paese dove vive".

L'operaio, che da 13 anni risiede a Vigonovo con moglie e due figli di 9 e 6 anni, si sarebbe giustificato ammettendo di non essere mai andato a scuola e di non aver potuto imparare la lingua. (da VeneziaToday)


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