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"Dopo tre infarti vivo tra l'ospedale e la strada con 290 euro di pensione"

Ali è invalido al 75% e disoccupato. Dopo tre infarti non ha un tetto sopra la testa, la sua famiglia non è a Parma e la misera cifra non gli consente di provvedere alle sue necessità quotidiane

Foto di repertorio

L'emergenza sociale, anche in una città all'apparenza agiata come Parma, non è fatta solo di numeri e statistiche che già sarebbero utili per definire la situazione straordinaria, considerato il numero di persone che vivono per strada, al di là dell'impegno delle istituzioni e delle associazioni caritatevoli che cercano di porre rimedio al disagio e di tamponare le situazioni più emergenziali.

ParmaToday racconta la storia di Ali, una storia "uguale e diversa" rispetto a quella dei tanti senzatetto che vivono nelle nostre città. Ali non ha lo sfratto poiché non ha una casa dove vivere: la sue esistenza la passa in strada, in un riparo di fortuna. Ha gravi problemi di salute: dopo aver avuto tre infarti, ora si trova a non avere un tetto sopra la testa e le sue giornate trascorrono tra l'ospedale e la strada.

Con i 290 euro di pensione che lo Stato gli garantisce non può fare molto: è invalido al 75% e non può quindi svolgere numerose attività lavorative, ha delle forti limitazioni e nelle condizioni in cui si trova lavorare sarebbe rischioso. E comunque il lavoro non c'è e fatica ad arrivare.

L'attenzione dei medici dell'Ospedale non basta, anche se è preziosa. Ali non ha una casa in cui stare e con quei pochi soldi riesce a malapena a comprarsi qualcosa da mangiare: la sua famiglia non è a Parma e lui non ha alcun appoggio. Ora si è rivolto ad alcuni giovani che fanno attivismo all'interno dell'associazione Rete Diritti in Casa per chiedere un appoggio.


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