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Si era uccisa il giorno stesso della fuga: Mariya trovata impiccata con il suo foulard

La ragazza era scomparsa domenica scorsa. A ritrovare il corpo una squadra della protezione civile, in una zona boschiva non molto distante dal centro della città

Protezione civile e vigili del fuoco sul luogo del ritrovamento

E' uscita di casa domenica e si è tolta la vita lo stesso giorno della fuga Mariya, la studentessa ucraina trovata morta ieri pomeriggio in una zona boschiva poco distante dal centro di Cupramontana (Ancona), impiccata ad un albero con il suo foulard verde. L'epilogo più drammatico di una vicenda che ha lasciato con il fiato sospeso l'intera comunità di Cupramontana, ancora sotto choc per quanto accaduto dopo che alle 17 di ieri erano iniziate a circolare in città le prime voci.

Il corpo è stato ritrovato senza vita nella zona boschiva dell'eremo dei Frati Bianchi, la stessa zona battuta nelle ore successive alla scomparsa da parte dei ricercatori, che però non erano riusciti a trovare la studentessa. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, protezione civile e Carabinieri. L'area è stata transennata ed il traffico bloccato. Sul luogo del ritrovamento sono arrivati parenti, amici ed anche il fidanzato Francesco Guerra, che ha osservato ormai senza speranza quel nastro bianco e rosso che lo divideva dal corpo della sua dolce metà. Sul posto anche i medici legali e il parroco don Giovanni Rossi per l'ultima benedizione prima che il corpo di Mariya fosse caricato sul carro funebre a disposizione della magistratura.

La ragazza trovata morta: aveva 19 anni

Mariya, scrive AnconaToday, si era allontanata dalla sua abitazione domenica pomeriggio. Con la scusa di una passeggiata aveva fatto perdere le sue tracce, lasciando dietro di sé documenti, soldi e cellulare. La ragazza viveva in un appartamento di Cupramontana insieme alla mamma, badante, e i due anziani che la signora assisteva. Sono stati proprio i parenti della studentessa a dare l'allarme, lanciando un appello a tutta la comunità e denunciando la scomparsa alla trasmissione televisiva "Chi l'ha Visto?". Secondo la mamma Liubov, la 19enne era fuggita perchè preoccupata per il suo percorso di studi, argomento che aveva creato tensioni all'interno della famiglia. Tesi confermata anche dal fidanzato Francesco, che si era detto sicuro che la ragazza «dopo un momento per riflettere» sarebbe presto tornata a casa.

Foto inquietanti mostrate a "La vita in diretta"

Decine le squadre della protezione civile e dei vigili del fuoco che in questi giorni hanno battuto palmo a palmo l'intera zona. Le ricerche nelle ultime ore si erano concentrate proprio nell'area vicina all'uliveto dei Frati Bianchi, a circa tre chilometri dall'abitazione della giovane studentessa dove i vigili del fuoco avevano allestito nelle ore successive alla scomparsa un posto di comando con personale T.A.S. (topografia applicata al soccorso). Scarpate, pozzi, laghi e casolari abbandonati: la zona era stata controllata con l'ausilio dell'unità cinofila, mentre in volo si era alzato l'elicottero ed il drone per la ricerca dall'alto. Nei giorni scorsi i cani molecolari avevano individuato una traccia sul ciglio della strada, all'altezza del consorzio agrario, facendo credere che la 19enne fosse salita su un'auto per poi allontanarsi dalla città. Ieri mattina le ricerche sono continuate senza sosta con oltre 15 squadre, ognuna composta da 5 persone ed un'unità cinofila. Fino alle 16.30, quando il corpo di Mariya è stato ritrovato senza vita.

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