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Ragazza trovata morta in un cassonetto: un giallo senza fine

Le indagini, dopo cinque lunghi mesi, non hanno permesso di ricostruire le sue ultime ore di vita e, soprattutto, di accertare se qualcuno fosse con lei in quei tragici istanti

Marta Baroni

BRESCIA - Sembrano procedere verso l'archiviazione le indagini sulla morte di Marta Baroni.

Come ricostruisce BresciaToday, la fotografa di 34 anni è stata trovata senza vita la mattina di mercoledì 24 agosto, all’interno di un cassonetto a Brescia, in via Torricella di Sopra. Una morte circondata da tanti, forse troppi, punti interrogativi.

Come ci è finita Marta nel cassonetto? E da quanto tempo il suo corpo era lì? Le conclusioni del pm Roberta Panico sono state inviate al giudice per le indagini preliminari, a cui spetterà di decidere se proseguire con nuove indagini o, invece, chiudere il caso. La morte della 34enne resta avvolta nel mistero. Il decesso è sopraggiunto a causa di un’emorragia gastrica: nelle ore precedenti, la giovane avrebbe assunto cocaina ed eroina, ma in dosi non sufficienti per uccidere una persona.

Le indagini, dopo cinque lunghi mesi, non hanno permesso di ricostruire le sue ultime ore di vita e, soprattutto, di accertare se qualcuno fosse con lei in quei tragici istanti.

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