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Don Pierino Bodei stroncato dal coronavirus: quattro arresti cardiaci prima di arrendersi

Viveva in Brasile da tempo ma era molto conosciuto a Marone: in paese è stato proclamato il lutto cittadino per tre giorni con le bandiere a mezz’asta

Il coronavirus uccide don Pierino Bodei: viveva in Brasile da tempo ma era molto conosciuto a Marone (Brescia) e in paese è stato proclamato il lutto cittadino per tre giorni con le bandiere a mezz’asta. Don Pierino Bodei era originario di Mazzano ma “adottato” da Marone, il paese in riva al lago d'Iseo che lo aveva fatto diventare anche cittadino onorario.

Era stato per più di un decennio sul lago d'Iseo, dopo essere stato anche sul Garda, e ormai da quasi 20 anni era in Brasile, nella diocesi di Castanhal Do Parà dove tutti lo conoscevano come Pedro: una lunga parabola missionaria. E' morto in un Brasile che affronta il picco dell'epidemia di coronavirus. Nel Paese sudamericano ci sono stati più di26mila contagi confermati in un solo giorno.

Le sue condizioni sono precipitate e il Covid-19 gli ha procurato quattro arresti cardiaci e un blocco renale: è stato rianimato quattro volte prima di essere dichiarato deceduto. “Sorretti dalla stessa fede che don Pierino con entusiasmo e fedeltà ha sempre testimoniato – queste le parole di monsignor Carlo Verzelletti – e immensamente grati per il bene seminato da lui tra noi, lo affidiamo fiduciosi al Padre che lo accoglierà nel suo eterno abbraccio”.

Bodei aveva 80 anni, era stato ordinato sacerdote a 24 anni, poi trasferito nelle parrocchie di Calcinatello, di Voltino (a Tremosine) e Prabione (a Tignale): alla fine degli anni '70 il suo primo lungo viaggio in Brasile, dove resterà per oltre un decennio. Viene nominato parroco a Marone nel 1989, dove era rimasto fino al 2000. Poi di nuovo il viaggio dall'altra parte del mondo, in quel Brasile che ormai sentiva come casa sua. Lascia la sorella Laurita e i fratelli John e Santo.


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