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Uccise suocero accusato di abusi sulla nipotina: pena ridotta

Il delitto era avvenuto nel febbraio del 2019, dal quale era scaturita prima un'indagine e poi un processo di primo grado il cui esito è stato rivisto

Il luogo del delitto - foto di MilanoToday

Aveva ucciso il suocero perché abusava di sua figlia e la Corte d’Appello gli riduce la pena. Il fatto risale al 2019 quando lui, padre di 36 anni, avrebbe scoperto che la figlia di appena 8 anni era stata vittima del nonno orco, in quel caso il papà della compagna da cui aveva appunto avuto la bambina. Di fronte a quel fatto, che poi a processo ha trovato anche conferma tramite le audizioni protette della minorenne, il 36enne non si è fatto alcuno scrupolo e, insieme ad un complice, ha cercato il suocero per la città, trovandolo nel parcheggio di un centro commerciale. Lo ha raggiunto e lo ha freddato con 4 colpi di pistola. Già il giorno dopo la polizia era arrivata sulle tracce del complice e del killer, il quale ha subito confessato di averlo fatto per motivi precisi.

Il fatto, riportato anche da MilanoToday, aveva portato i giudici di primo grado a condannare l’uomo a 20 anni. Pena ridotta però in secondo grado dalle toghe milanesi dell’Appello che hanno confermato la condanna ma a 18 anni. Secondo la difesa, il delitto sarebbe scaturito solo per difendere la figlia piccola, di cui il nonno 63enne avrebbe abusato. Il killer e il suo complice, un 26enne incensurato, erano stati ufficialmente fermati il giorno dopo l'uccisione con le accuse di omicidio volontario aggravato in concorso e porto abusivo di arma da sparo. Poche ore prima, ormai braccati dai carabinieri della compagnia di Corsico, si erano consegnati entrambi.


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