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Il bimbo che si sente male sulla A19 e il giovane salvato nel rimorchio: ci pensa la Polizia Stradale

È sempre in prima linea quando c'è da soccorrere le persone in difficoltà sulle nostre strade. È stata una corsa contro il tempo quella degli agenti di Buonfornello sull'autostrada: pianto liberatorio della madre. Al Giro d'Italia premiati altri due poliziotti coraggiosi

Provvidenziale. Come altro definire il loro intervento? È stata una corsa contro il tempo quella degli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Buonfornello che hanno soccorso un bimbo di tre anni, colpito da improvviso malore in autostrada. Succede tutto sulla A19, in Sicilia. Il piccolo, figlio di una coppia di turisti di Foligno in visita nella zona orientale della provincia palermitana, aveva accusato dei dolori e per questo i genitori si erano messi in viaggio verso il capoluogo, imboccando l'arteria stradale con destinazione un ospedale di Palermo. 

Il bimbo si è sentito male sulla A19

Poi succede l'impensabile. La marcia verso Palermo si blocca quando la vettura a bordo della quale viaggiava il nucleo familiare, giunta all'altezza di Altavilla Milicia, è stata improvvisamente colpita da un'avaria che ha gettato nello sconforto i genitori. Il piccolo stava molto male. Col passare dei minuti e con l'acuirsi dei dolori del bimbo, allo sconforto è subentrata l'angoscia e la paura di non farcela a raggiungere i soccorsi. E' stato a quel punto che una vettura della Polizia Stradale, in servizio di pattugliamento sulla A19, si è materializzata lungo il tratto prospiciente lo svincolo di Altavilla Milicia.

Proprio mentre i turisti stavano raccontando agli agenti che cosa fosse accaduto, il bambino ha perso improvvisamente conoscenza. Gli agenti a quel punto hanno preso in braccio il bimbo e lo hanno adagiato nell'abitacolo della vettura di servizio; anche la mamma è stata fatta accomodare sul mezzo con cui si è partiti a tutta velocità alla volta dell'Ospedale dei Bambini.

Nel corso del tragitto, i poliziotti hanno chiesto e ottenuto, attraverso la sala operativa, che la struttura ospedaliera fosse allertata. In ospedale sono state praticate cure che hanno consentito di fare riprendere il bimbo, ormai considerato fuori pericolo. La mamma, emozionata, si è lasciata andare in un pianto liberatorio. Con una lettera "carica di emozioni" la famiglia del piccolo ha ringraziato gli agenti spiegando come il bimbo non smetta di parlare con entusiamo di quella "sirena della polizia". Quella polizia che lo ha salvato in un giorno di ottobre.

Il grande cuore della Polizia Stradale

Sono quotidiani gli interventi della Polizia stradale che meriterebbero di trovare più spazio su giornali e televisioni: piccole grandi storie in cui chi si trova in difficoltà viene salvato dagli agenti della Polstrada o Stradale, il reparto della Polizia di Stato italiana (composto da circa 12.000 unità) che ha il compito di svolgere prevalentemente attività circa la viabilità: sicurezza stradale, rilievi sul luogo degli incidenti, regolamentazione del traffico, servizi di scorta. Ma, soprattutto, quando ci sono da salvare le persone in difficoltà, la Polstrada è spesso la prima a intervenire. Oggi al Giro d'Italia due poliziotti di questo reparto sono stati premiati per un altro importante gesto:

L'assistente capo coordinatore Luigi Ciafardini e l’assistente capo Vincenzo Martini della Polizia Stradale di Vasto Sud lo scorso inverno su segnalazione del centro operativo autostradale di Pescara, sono riusciti a intercettare un camion proveniente dalla Grecia, che nel semirimorchio trasportava un giovane minorenne afghano, nascostosi a bordo all’insaputa del conducente. Il ragazzino di 13 anni si sporgeva pericolosamente dal telone, nel tentativo di allontanarsi se il camion avesse rallentato, senza rendersi conto del grave pericolo in cui stava incorrendo. 

Quando il mezzo pesante è stato fermato in una piazzola di sosta, operazione questa che richiede particolare perizia in autostrada, tenuto conto dei volumi del traffico molto sostenuti e della necessità di operare in sicurezza, il giovane poco più che un bambino era ormai molto provato. È stato prontamente soccorso, rassicurato dagli operatori che si sono preoccupati delle sue condizioni fisiche, tenuto conto delle basse temperature e delle circostanze del rintraccio e, dopo le cure mediche primarie, affidato ad un centro di accoglienza.

Per avere un'idea dell'impegno richiesto alla Polizia Stradale, basti pensare che impiega una media di 1.500 pattuglie giornaliere, basti pensare che sui 7 mila chilometri della rete autostradale italiana e su di una rete primaria nazionale di oltre 450.000 Km si muove un parco circolante interno pari ad oltre 42.000.000 di veicoli, e che l'incidenza del trasporto su gomma arriva a rappresentare oggi il 90% circa del traffico interno viaggiatori ed il 62% di quello merci complessivo.

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