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Genova si emoziona, a 620 giorni dal crollo c'è il nuovo ponte (e si illumina col tricolore)

Issata l'ultima campata. L'emozione è forte, e anche ieri sera il pensiero è andato innanzitutto a quelle 43 vite spezzate in un istante il 14 agosto 2018. Inaugurazione tra giugno e luglio secondo il sindaco-commissario di Genova

Il ponte illuminato col tricolore, foto: GenovaToday

Stamattina la posa in opera dell'ultima parte di impalcato. L'emozione è stata forte, e anche ieri sera il pensiero è andato innanzitutto a quelle 43 vite spezzate in un istante il 14 agosto 2018. Genova ha di nuovo il suo ponte, viene issata anche l'ultima campata: a 309 giorni dal getto delle fondamenta della prima pila, le due sponde del Polcevera tornano a unirsi con l’arrivo in posizione della 19esima campata. La salita della trave da 44 metri e 400 tonnellate, avvolta dalla bandiera di San Giorgio visibile anche da lontano, è iniziata lunedì pomeriggio, si è fermata in serata e martedì mattina è ripresa, terminando il suo viaggio in tempo per l’arrivo del premier Giuseppe Conte e della ministra De Micheli nel cantiere.

Oggi terminano i lavori, ma è già stato un momento molto emozionante quello di ieri sera: nel buio della Valpolcevera, il nuovo ponte, un “vascello bianco che fende la vallata”, come l’ha descritto Renzo Piano, si è illuminato nell’intero tracciato, 1.067 km, con il verde, il bianco e il rosso. L'ultimo a salire in quota è stato l’impalcato tra le pile 11 e 12: la campata, issata a circa 5 metri all’ora dagli strand jack installati sulle pile. Ora si corre per riaprire il ponte alla circolazione tra pochi mesi. Inaugurazione tra giugno e luglio secondo il sindaco-commissario di Genova Marco Bucci.

Se in queste ore si conclude la costruzione del nuovo viadotto autostradale del capoluogo ligure, nella sua parte di acciaio, dopo il ponte sarà "vestito". Il traguardo arriva a 620 giorni dal 14 agosto 2018, grazie a un cantiere che non si è mai fermato, nemmeno con l'emergenza coronavirus in corso. Il 15 aprile 2019 era stato posto il primo palo di fondazione di una pila del nuovo ponte. Il cantiere non si è fermato neanche un mese fa, quando è stato trovato positivo al coronavirus un operaio al lavoro sull’infrastruttura, ed era scattata la quarantena obbligatoria per 49 persone. Il consorzio PerGenova ha portato in cantiere circa 600 persone, che diventavano 1.000 nei periodi di picco, per un totale di oltre 60mila ore lavorate. Cinquanta i trasporti eccezionali, 17.500 le tonnellate di acciaio utilizzate.


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