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Il sindaco della Lega Nord vieta la raccolta fondi per i bimbi delle favelas

Succede a Travagliato, in provincia di Brescia. La decisione del primo cittadino Renato Pasinetti di non autorizzare la festa "Brasilieta", occasione per raccogliere fondi in favore dei bambini brasiliani, sta facendo parecchio discutere

A sinistra, i ragazzi della agazzi della favela Boa Mistura, San Paolo - A destra il sindaco

TRAVAGLIATO (BRESCIA) - Da quasi dieci anni la onlus "Operazione Lieta" organizza una festa, La Brasilieta, per raccogliere fondi da inviare a una volontaria, Lieta Valotti, che dal 1979 si è trasferita in Brasile per dare un'istruzione ai bambini delle favelas. Ma quest'anno la festa non ci sarà. La decisione è stata presa dal sindaco leghista Renato Pasinetti che ha deciso di non autorizzare la manifestazione di raccolta fondi, una tre giorni di spettacoli, cibo e musica.

LA MOTIVAZIONE - La decisione è stata così motivata a Brescia Today: "Durante il periodo estivo a Travagliato vengono organizzate molte feste a scopo benefico, e questo danneggia le locali attività di ristorazione, che vedono diminuire i propri clienti. Il periodo economico non è dei migliori e io devo tutelare i miei cittadini, che con le loro attività commerciali mantengono le famiglie, pagano dei mutui e le tasse". Secondo il primo cittadino del Carroccio, "tutte le manifestazioni di volontariato che offrono cibo e bevande gli fanno concorrenza. Ho comunicato la decisione ai vertici dell’associazione già un anno fa e mi sembra strano che non abbiano trovato altre soluzioni, come hanno dichiarato. Credo che stiano cercando di strumentalizzare la vicenda.”

LA SPIEGAZIONE "ECONOMIA" - Per il sindaco, poi, la decisione ha anche una seconda motivazione: la raccolta fondi, essendo destinata ai bambini brasiliani, "non ha ricadute sociali nel bresciano". Ma, per gli organizzatori, la cosa non sta in piedi: "Siamo amareggiati perché per molti anni abbiamo collaborato con la comunità di Travagliato: tutti i volontari della festa sono cittadini del paese e anche molti dei fornitori sono del posto, quindi non riusciamo proprio a capire la ragione di tale scelta".


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