Cronaca

Accoltella a morte la moglie poi si dà fuoco, cosa è successo nella tragica notte di Novoli

Un uomo di 38 anni, Matteo Verdesca, ha ucciso la compagna, Donatella Miccoli, poi è scappato in auto, si è cosparso di benzina e si è suicidato. Avevano due bambini di 2 anni e 7 anni

Matteo Verdesca e Donatella Miccoli in una foto sul profilo Facebook dell'uomo

NOVOLI (Lecce) – Un altro femminicidio nel Salento. Ha ucciso la moglie con una coltellata, è fuggito e poi si è dato fuoco nell’auto con la benzina. Tragica nottata a Novoli, una decina di chilometri da Lecce. Matteo Verdesca, un 38enne di Veglie, di professione corriere, ha impugnato una lama ferendo a morte Donatella Miccoli, commessa che avrebbe compiuto 39 anni a settembre. I due, rientrati da una festa in paese, sarebbero stati sentiti litigare con violenza, mentre la figlioletta di 7 anni e il bimbo di appena due dormivano nella stanza accanto. I vicini di casa, udendo le urla, hanno allertato le forze dell’ordine.

Dopo aver colpito la moglie con un fendente, Verdesca si è allontanato a bordo di una Renault Clio di colore bianco, intestata alla vittima, facendo perdere le tracce. Avrebbe nel frattempo telefonato alla propria madre, confessando in stato confusionale quanto accaduto e raccontandole di aver "fatto un casino" per poi scappare. È stata infatti la donna ad allertare i soccorsi denunciando l'episodio. Ma per Donatella, raggiunta anche dagli operatori del 118, non vi era più nulla da fare. La lesione provocatale dalla coltellata si è rivelata fatale e non le ha lasciato scampo.

Dopo aver telefonato alla madre l’omicida si è fermato in una stazione di servizio, ha riempito delle taniche e imboccato le strade di campagna circostanti. Ha cosparso la vettura di benzina e si è dato fuoco, morendo carbonizzato all’interno dell’abitacolo. La carcassa del veicolo è stata rinvenuta nella mattinata dai carabinieri del comando provinciale di Lecce e della compagnia di Campi Salentina, anche grazie all’intervento di un elicottero dell’Arma che ha sorvolato l’area circostante. L’appartamento in cui la coppia viveva assieme ai due bambini è stato nel frattempo raggiunto dai militari della Sezione investigazioni scientifiche, che hanno repertato le tracce ematiche e sequestrato il coltello.

L’intera abitazione, su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce Giorgia Villa, è stata posta sotto i sigilli. Entrambe le salme sono state trasferite nella camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove resteranno a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli accertamenti clinici. Nel corso delle prossime ore, il pubblico ministero conferirà l'incarico al medico legale per poter procedere con le autopsie e far emergere eventuali altri dettagli aggiuntivi rispetto all'ispezione esterna.

Si scava intanto alla ricerca delle motivazioni che possano aver scatenato una simile tragedia. Non è però emerso alcun elemento determinante al momento. La coppia era stata vista proprio la sera prima, nella piazza del paese, in occasione di una festa dedicata a uno dei santi protettori: nessun segnale di disaccordo, mai nessuna segnalazione ai servizi sociali del municipio. Il sindaco della cittadina di Novoli, Marco De Luca, ha proclamato il lutto cittadino come segno di vicinanza alle famiglie colpite dalla drammatica notizia e a due bambini ora rimasti orfani. La perdita di Donatella, giovane donna descritta dai suoi concittadini come sorridente e persona molto serena, ha lasciato diversi vuoti incolmabili: non soltanto quello devastante nei suoi figli, ma anche il dolore in un padre e in una madre che in queste ore, si trova lontana dal Salento: non molti giorni fa, infatti, la sorella di Donatella aveva partorito, richiedendo l’aiuto della madre. Da una gioia al lutto, in un’assurda concatenazione di eventi familiari che resteranno per sempre un enigma. A prescindere dalle verità che nei prossimi giorni salteranno fuori.


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