Cronaca

Allerta a Roma per il 25 marzo, controlli rafforzati: "Meglio chiudere i negozi"

Il livello di attenzione nel nostro Paese resta alto. Innalzate le misure di sicurezza anche in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma. Dopo l'attacco di Londra, si è riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, ma i negozianti della capitale hanno paura e optano per la chiusura

Paracadutisti della Brigata Folgore in via dei Fori Imperiali. Roma 16 febbraio 2017, ANSA/GIUSEPPE LAMI

Manifestazioni in centro città, due zone off limits, l'arrivo dei capi di Stato da tutta Europa e l'allerta terrorismo che, soprattutto dopo l'attentato di ieri a Londra, si fa più alta. Sale la tensione a Roma in vista di sabato 25 marzo, quando si celebrerà il sessantesimo anniversario della stipula dei trattati che hanno dato vita all'Unione Europea.

RISCHI E PERICOLI - Oggi si è riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo. E il ministro Marco Minniti, al termine dell'incontro con le forze di polizia e le agenzie di intelligence, ha ribadito che "occorre rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, anche in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma di sabato. Particolare attenzione - ha aggiunto - va riservata verso i luoghi che registrano un notevole afflusso di visitatori".

Nel corso della riunione presieduta da Minniti è stato deciso di tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio. "Tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo", assicurano dal Viminale.

Come riporta RomaToday, per il summit europeo a sessant'anni dai Trattati di Roma, i negozianti del centro storico della capitale si dividono tra il timore di scontri e incidenti e la consapevolezza che tanto "non ci saranno clienti". Molti commercianti delle zone "calde" optano dunque per la chiusura. In totale sono 50mila le persone attese per tutte le manifestazioni in programma, più di tremila gli agenti sul campo. 

ALLERTA TRA I NEGOZIANTI: SERRANDE ABBASSATE

ZONA BLU E ZONA VERDE - Ci sarà una zona blu, una sorta di “eurozone” in omaggio ai colori della bandiera europea. Include tutta piazza Venezia, Piazza dell’Ara Coeli, Piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile  e si chiude attraverso i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Quest’area, sarà presidiata sin dalle prime ore del 24 marzo, mentre, dalle ore 24 dello stesso giorno scatteranno le chiusure al traffico veicolare e pedonale per le bonifiche che avverranno nella notte che precede il vertice. La zona blu è servita da 21 varchi di accesso.

Manifestazioni, divieti e strade chiuse: le info

C'è poi una zona cuscinetto dove non sono consentite manifestazioni. E' la cosiddetta zona verde e comprende via 4 Novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, costeggia piazza delle Repubblica e ridiscende fino a via del Corso lungo tutta via del Tritone. L’area, operativa dalle ore 7 del 24 marzo, non sarà interessata da interdizione al traffico veicolare, ma in ciascuno dei 18 varchi di accesso è previsto un presidio di polizia con funzioni di controllo ed identificazione di personaggi di interesse. Nessuna manifestazione è consentita nell’area verde.

COSA SI FESTEGGIA IL 25 MARZO 2017: CLICCA SU CONTINUA

Sabato 25 marzo, in Campidoglio, si celebra il 60esimo anno dalla firma dei Trattati di Roma. E' la festa dell'Europa, l'avvio del processo di integrazione europea. Era lunedì 25 marzo 1957 quando i ministri degli esteri di cinque Paesi europei firmarono le carte oggi fondamento dell'Unione. Due trattati: quello costitutivo della Comunità Economica Europea (CEE) e quello della Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM). 

Le campane suonarono a festa. Da una cerimonia solenne a palazzo Senatorio nasceva l'Europa. Nella sala degli Orazi e Curiazi sedettero il ministro degli Esteri Gaetano Martino e il presidente del consiglio Antonio Segni, per l'Italia, insieme ai ministri degli esteri di Germania (rappresentata anche dal cancelliere Konrad Adenauer), Francia, Olanda, Lussemburgo e Belgio, tra questi Paul Henry Spaak, che insieme al federalista Jean Monnet aveva impresso un’accelerazione al processo di integrazione dopo il fallimento della Ced, la Comunità europea di difesa.

I TRATTATI DI ROMA - I Trattati di Roma prevedevano, tra l'altro, l'istituzione dell'Assemblea parlamentare europea, composta da 142 deputati nominati dai parlamenti dei sei paesi membri della Comunità. La sessione costitutiva dell'Assemblea parlamentare, avente a quel tempo solo funzioni consultive, si tenne a Strasburgo il 19 marzo 1958, sotto la presidenza di Robert Schuman. Soltanto nel 1962, l'Assemblea avrebbe assunto il nome di Parlamento europeo e, solo nel 1979, si sarebbero svolte le prime votazioni a suffragio universale diretto per l'elezione dei suoi membri.

Usualmente con la dicitura "Trattato di Roma" si indica il solo trattato istitutivo della Comunità economica europea, ancora la base legale di molte decisioni prese dall'UE, pur avendo subito notevoli modifiche in seguito all'entrata in vigore, il 1 dicembre 2009, del trattato di Lisbona. Prevedeva l'eliminazione dei dazi doganali tra gli Stati Membri, l'istituzione di una tariffa doganale esterna comune, l'introduzione di politiche comuni nel settore dell'agricoltura e dei trasporti, la creazione di un Fondo sociale europeo, l'istituzione della Banca europea degli investimenti, lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati membri.

Per raggiungere questi obiettivi vennero poste alcune linee guida e definito il quadro per l'attività legislativa delle istituzioni comunitarie, in particolare riguardo alla politica agricola comune (articoli 38-43), la politica dei trasporti (articoli 74-75) e una politica commerciale comune (articoli 110-113). Il mercato comune basato su quattro libertà fondamentali: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali, che avrebbe dovuto realizzarsi in un periodo di dodici anni, in tre fasi successive (articolo 8).

Nel 2007 è stato celebrato il 50esimo anniversario dei Trattati, con festeggiamenti in tutti i paesi europei. La celebrazione ha avuto il suo culmine con il vertice informale dei capi di Stato e di governo del 24 e 25 marzo a Berlino in cui è stata approvata la Dichiarazione di Berlino che ha messo fine al "periodo di riflessione" dopo la bocciatura della Costituzione europea, spianando la strada all'approvazione del trattato di riforma.


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