Cronaca

Maltempo, il fiume Po sale di 2 metri in 24 ore: allerta della Coldiretti

Criticità sono state registrate in molti corsi d'acqua e torrenti per l'ondata di maltempo che ha interessato il centro-nord nelle ultime settimane. Un inverno anomalo ha distrutto i raccolti di decine di migliaia di imprese agricole con danni che potrebbero raggiungere i 300 milioni

Allerta della Coldiretti per il rapido aumento del livello del fiume Po, significativo delle criticità registrata in molti corsi d'acqua e torrenti per l'ondata di maltempo che ha interessato il centro-nord nelle ultime settimane: "Per effetto delle intense precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po è salito di circa 2 metri in sole ventiquattro ore", dice l'associazione rendendo noto un monitoraggio effettuato su Po questa mattina al Ponte della Becca.

16% di acqua in più rispetto alla media storica

"L'arrivo di piogge e temporali violenti preoccupa - sottolinea la Coldiretti - per la stabilita idrogeologica con piene ed esondazioni per i fiumi ed il rischio frane o smottamenti per i terreni. Una situazione favorita dal fatto che tra pioggia, gelo e neve è caduta in questo inverno in Italia il 16% di acqua in più rispetto alla media storica con un decisa inversione di tendenza rispetto al deficit idrico fatto registrare nelle stagioni precedenti, secondo l'analisi Coldiretti su dati Isac-Cnr".

"Italia fragile"

Per la Coldiretti "i cambiamenti climatici si abbattono infatti su un territorio fragile in cui sono 7145, ovvero l'88,3% del totale, i comuni italiani a rischio frane e/o alluvioni. La nuova ondata di maltempo colpisce le campagne dove è ancora in atto la conta dei danni provocati dalla devastante gelata provocata da Burian che ha già distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e ulivi. Un inverno anomalo che - conclude la Coldiretti - ha distrutto i raccolti di decine di migliaia di imprese agricole con danni che potrebbero raggiungere i 300 milioni di euro".

Un Paese fragile e insicuro: 7,5 milioni di italiani vivono in aree a rischio idrogeologico 


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