Cronaca

Chikungunya, l'epidemia arriva a Roma: Raggi firma l'ordinanza per le disinfestazioni

Stop alle donazioni di sangue per un milione di romani, quarantena di 28 giorni per gli altri donatori della Capitale e per chiunque sia stato dopo il 25 agosto, anche per poche ore nella Città eterna e ad Anzio, il centro del litorale in cui è iniziata l'epidemia di Chikungunya

La Chikungunya è una malattia tropicale. Le zanzare "tigre" sono responsabili della sua diffusione: a fine agosto i primi casi registrati ad Anzio, nel 2007 l'ultima epidemia in Italia che colpì la provincia di Ravenna

ROMA - Chikungunya, la malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette, è un'emergenza nel Lazio. Sono decine i casi accertati dal Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive.

Almeno 6 i casi registrati nella Capitale. Di questi 17, dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi. 

In Regione Lazio in una riunione con i responsabili del Centro Nazionale Sangue, del Centro Nazionale Trapianti, dell'Istituto Superiore di Sanità, con i dirigenti del Ministero della Salute, con il Centro Regionale Trapianti, il Centro Regionale Sangue e il Servizio Regionale Sorveglianza Malattie Infettive SERESMI è stata esaminata la situazione epidemiologica relativa alla notifica di casi confermati o probabili di Chikungunya 

Nel corso della riunione si è convenuto di monitorare quotidianamente l'evoluzione del quadro di diffusione e di definire una georeferenziazione dei casi per provvedimenti sicuri e graduati in relazione alla raccolta del sangue al fine di non pregiudicare l'attività chirurgica e dei centri trasfusionali. La situazione, dunque, resta costantemente monitorata ed è assolutamente fondamentale l'attività di contrasto ai vettori. Non c'è stato, al momento, nessuno stop alle donazioni di sangue.

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Intanto, dopo l'attacco della ministra della Salute Beatrice Lorenzin ("Siamo molto preoccupati per la situazione Chikungunya, il comune di Roma proceda subito alle disinfestazioni. È passato troppo tempo dalla prima richiesta di intervento da parte della Asl che risale al 7 settembre", ndr), il sindaco di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per le disinfestazioni straordinarie. "Gli interventi straordinari", spiega il Campidoglio, "sono comunque già iniziati con i trattamenti larvicidi a seguito delle prime segnalazioni di venerdì scorso".

“Con questo provvedimento – spiega Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale - procediamo a effettuare tutti gli interventi necessari, sia larvicidi che adulticidi, in tutte le aree urbane nelle quali si sono verificati i casi clinici notificati dalle Asl. I prodotti utilizzati sono a bassissima tossicità, non irritanti e a bassa persistenza ambientale. Le operazioni dureranno, cosi come indicato nell’ordinanza, fino a comunicazione del termine dell’emergenza da parte delle Autorità Sanitarie preposte”.

Non manca però l'accenno polemico: “È bene anche fare chiarezza: da parte dell’Amministrazione non c'è stato alcun ritardo. Roma Capitale si è immediatamente attivata rispetto ai casi di Chikungunya che ci sono stati segnalati dalle Asl. L’intervento è stato possibile solo al termine delle avverse condizioni climatiche che avrebbero reso inefficaci e inutili i trattamenti. Voglio ricordare anche che da aprile è partito il programma di lotta alle zanzare sul territorio comunale con azioni di contrasto, prevenzione e lotta larvicida georeferenziata, a tutela della salute dei cittadini e a salvaguardia dell'ambiente”, conclude la Montanari.

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Che cos'è la chikungunya e quanto è pericolosa

La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Secono il centro epidemiologico dell'Istituto superiore di sanità la prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania. A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa. In Europa nell'agosto 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che curva" o "contorce"), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche.

Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.


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