Cronaca

Filmati porno in casa, la mamma: “Fatemi rivedere i miei bambini”

Dallo scorso Natale non può più vedere i suoi due figli, di 14 e 16 anni: la 47enne di Ospitaletto nota come Daiana Mori si prepara al ricorso

Foto di repertorio

BRESCIA - E' finita nell'occhio del ciclone per le riprese di un film hard girato in casa e, dopo aver perso l'affidamento dei figli, ora avrebbe fatto ricorso in tribunale per poterli rivedere.

L'ultima sentenza del giudice, a pochi giorni da Natale, era stata infatti molto chiara: l'uso della casa coniugale (dove era stato girato appunto un filmato pornografico) rappresenterebbe un “pregiudizio gravissimo” alla dignità morale dei ragazzi. I suoi figli, di 14 e 16 anni, da allora non li può più vedere: li può soltanto sentire telefonicamente. Ma sulla motivazione del giudice la donna – nota sul web come Daiana Mori, 47 anni di Ospitaletto – avrebbe già pronto il ricorso: l'udienza è stata fissata il 19 gennaio prossimo.

Nel ricorso i suoi legali cercano ovviamente di difenderla: i video relizzati sarebbero stati la conseguenza di un problema, uno strumento e un mezzo per risolverlo e non certo “una scelta di vita”.

Come già raccontato qualche settimana fa, la donna avrebbe spiegato di aver girato quei film solo per motivi economici. “Negli ultimi mesi ho lavorato in nero, dopo 22 anni in un'azienda che ora ha chiuso”. Nel ricorso la donna si direbbe pentita e pronta a tutto pur di riavere i suoi figli, anche ad abbandonare la casa in cui sarebbero state girate le scene dei filmini hard. Sarebbe stata infatti proprio quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso (del tribunale): girare i film in casa.

La decisione ora spetta al Tribunale dei minori di Brescia. Ricorso con provocazione: secondo i legali della donna, anche se la professione discussa è “discutibile e disapprovabile”, sono in tanti che la fanno, e hanno dei figli minori.


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