Cronaca

Muore per il graffio di un gatto: "Infezione scambiata per artrosi"

Aperta un'inchiesta sulla morte di una donna di 68 anni originaria di Santarcangelo di Romagna. In cinque giorni è stata visitata più volte in ospedale e mandata a casa per "artrosi". L'autopsia ha fatto emergere altro

foto archivio Pixabay

Un dolore alla spalla che la tormenta, le visite al pronto soccorso e le dimissioni per una banale artrosi, poi la morte improvvisa e il sospetto che a ucciderla sia stata un'infezione non diagnosticata legata al graffio di un gatto. Sarà la Procura a fare luce sulla morte di una donna di 68 anni originaria di Santarcangelo di Romagna. Al momento è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo da responsabilità medica a carico di ignoti. 

La donna è morta lo scorso 13 settembre. I parenti l'hanno trovata riversa sul pavimento di casa senza vita, dal momento che nei giorni precedenti era stata visitata in ospedale e puntualmente dimessa si sono rivolti a uno studio legale e hanno presentato un esposto. 

Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, tutto inizia il 9 settembre con un dolore alla spalla destra. Costante e forte tanto da impedirle di muovere il braccio. Così la donna chiama il 118 e viene portata pronto soccorso di Rimini. I medici diagnosticano una "severa artrosi" e la mandano a casa prescrivendo una terapia a base di cortisone. Dopo due giorni il dolore aumenta, la paziente torna in ospedale. I medici parlano ancora di artrosi e raccomandano una visita specialistica in ortopedia. La donna segue le indicazioni e si sottopone sia alla visita ortopedica sia a un altro controllo col medico di base. Quest'ultimo propende per il ricovero, lo specialista no e prescrive ulteriori esami strumentali. Il giorno dopo la donna viene trovata morta.

La Procura ha dunque aperto un fascicolo ed è stata disposta l'autopsia. Sarebbe emersa un'infezione batterica nata proprio dalla spalla. La stessa dove, pochi giorni prima, era stata morsa da un gatto randagio incontrato durante una passeggiata in campagna. Al momento si tratta di un'ipotesi e si attende l'esito di ulteriori consulenze disposte dalla Procura.


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