Cronaca

Terremoto Equitalia: inchiesta per corruzione

Indagine della procura di Roma sulla società per la riscossione dei tributi. La Guardia di finanza negli uffici di alcuni funzionari e sedi Inps in 29 sedi a Genova, Roma, Tivoli, Venezia, Caserta, Napoli e altre città

ROMA - L'agenzia di riscossione tributi Equitalia finisce nel mirino della Guardia di Finanza. Sono cinque, infatti, gli indagati nell'inchiesta delle Fiamme Gialle che ha portato gli uomini della Gdf ad effettuare complessivamente 29 perquisizioni a Roma, Latina, Genova, Napoli e Venezia. 

Gli indagati sono sospettati di avere garantito vantaggi finanziari a imprenditori e professionisti, accogliendo istanze di rateizzazione di cartelle esattoriali anche in assenza dei requisiti. 

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Non solo: inquirenti e investigatori ritengono che le cinque persone finite sul registro della Procura avrebbero interferito nelle procedure di versamento dei contributi previdenziali alterando così sia la correttezza dei dati relativi ai pagamenti, sia la loro visibilità, con l'obiettivo di ottenere la rinuncia, da parte dell'ente di riscossione, ad adottare procedure di esecuzione immobiliare. In sostanza, i funzionari finiti sotto accusa avrebbero taroccato le carte per bloccare le procedure di esecuzione immobiliare a carico di imprenditori "amici" indebitati con il Fisco o con l'Inps, in cambio della promessa di tangenti.

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Le acquisizioni di documenti sono state effettuate negli uffici di Equitalia, dell'Inps e presso i domicili degli indagati tra i quali l'ex direttore regionale Equitalia del Lazio e attuale direttore regionale Liguria.

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EQUITALIA: "COLLABORIAMO" - L'agenzia di riscossione "sta già collaborando con gli inquirenti affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità". E' quanto precisa in una nota l'Agenzia di riscossione in merito alle indagini e alle perquisizioni in corso in alcuni uffici territoriali. A tal fine, prosegue la nota, Equitalia "rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative a tutela della funzione pubblica dell'agente della riscossione e della propria immagine".


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