Cronaca

A Sulmona i funerali di Fabrizia Di Lorenzo: "Era andata in Germania per cercare lavoro"

Il vescovo di Sulmona, mons. Spina, durante l'omelia nella cattedrale di San Panfilo al cospetto del presidente della Repubblica: "Amava la vita, ma questa terra non dona speranza ai giovani"

Sulmona, la folla ai funerali di Fabrizia Di Lorenzo (Ansa)

SULMONA (L'AQUILA) - "Fabrizia Di Lorenzo come un angelo con le ali aperte: lei che amava la vita con tanti ideali e molti valori, ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro". Con queste parole durante l'omelia il vescovo della diocesi di Sulmona Valva, mons. Angelo Spina, si è rivolto direttamente alla politica dando l'ultimo saluto a Fabrizia Di Lorenzo, la giovane donna morta nell'attentato di Berlino.

Parole tristi e piene di significato, pronunciate al cospetto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro dell'interno Marco Minniti.

Di fronte al mistero della morte la nostra ragione si ferma. Fabrizia, dona conforto ai tuoi genitori guarda i giovani e questa nostra terra. Prega per loro e fa loro capire quando è prezioso il dono della vita perché tutti diventino ambasciatori di pace.

Davanti alla Cattedrale, tutta Sulmona. Amici e parenti di Fabrizia ma anche tanti semplici cittadini che hanno voluto ricordare la giovane italiana. Una giornata triste, scandita dal lutto cittadino proclamato dal sindaco Annamaria Casini "in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore della famiglia e della comunità sulmonese". 

In chiesa non è consentito l'ingresso di telecamere e fotografi. La salma di Fabrizia era tornata in Italia sabato. Ad accogliere all'aeroporto militare di Ciampino il rientro della connazionale uccisa a Berlino, c'erano, tra gli altri, il presidente Mattarella, il ministro della difesa Roberta Pinotti, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso. Oggi, a salutare Fabrizia, c'era tutto il paese.
 


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