Cronaca

"Per il Giubileo una no fly zone su tutta Roma"

Lo ha annunciato il prefetto Franco Gabrielli a margine di una conferenza stampa dedicata al logo del Giubileo: " Ma non è che così noi stiamo tranquilli, serve anche uno sforzo di intelligence e di polizia giudiziaria"

Foto Askanews

"Con le autorità deputate Enac e Enav è stato ampliato l'ambito della cosiddetta no Fly zone, cioè la comunicazione che viene fatta a tutti quelli che utilizzano lo spazio aereo che ci sono alcune zone, praticamente tutta la Capitale, che sono interdette al volo aereo per il periodo del Giubileo. Però voi capirete bene che questo ha un duplice effetto: far sì che le persone per bene non affollino i cieli ma ha assolutamente poca incidenza su chi ha una intenzione negativa". Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli a margine di una conferenza stampa dedicata al logo del Giubileo.

"Non è che così noi stiamo tranquilli. Il tema dei droni si vince o si perde nel momento in cui il velivolo si stacca da terra. Quindi lo sforzo che noi dobbiamo compiere è uno sforzo dì intelligence di polizia giudiziaria di apparati di sicurezza per provare ad intercettare preventivamente i soggetti che hanno intenzione di portare un nocumento attraverso l'utilizzo di questi mezzi", ha sottolineato Gabrielli.

Gabrielli è tornato sulla questione se si poteva evitare il Giubileo. "No - è stata la sua risposta -. Annullare il Giubileo non avrebbe minimamente modificato la minaccia, cioè colpire un paese come l'Italia che si trova in un contesto internazionale ben definito ed è la sede della cristianità. Gli obiettivi ci sono in tutto il mondo, non dimentichiamoci che il Papa ha deciso di aprire la prima porta santa non a Roma ma in Centroafrica. Quindi paradossalmente la soluzione sarebbe spostare il Vaticano dall'Italia, ma non mi sembra il caso".

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Infine, il Prefetto ha detto che "mi piacerebbe vivere in un contesto nel quale i nostri amici fratelli islamici si assumessero delle posizioni nette di condanna, di distanza di assoluta incompatibilità con questi atti. Noi dobbiamo favorire tutti quelli che nel mondo islamico e per fortuna sono tanti, hanno queste posizioni e che molto spesso costituiscono la cosiddetta maggioranza silenziosa". 


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