Cronaca

Giuliano Gilardi ucciso in camera da letto: una gomma da masticare tra le lenzuola riapre il caso

La Procura di Aosta iscrive sul registro degli indagati quattro persone. Saranno esaminati alcuni reperti trovati all'epoca durante i primi rilievi. Svolta vicina?

Una foto di Giuliano Gilardi (60 anni), ucciso a coltellate nella camera da letto della sua abitazione in frazione Senin di Saint-Christophe, alla periferia di Aosta, 27 dicembre 2011. Ansa

Sembrava un caso chiuso, irrisolto, destinato all'oblio. E invece a dieci anni dai fatti è stato riaperto il fascicolo di indagine relativo all'omicidio di Giuliano Gilardi, pensionato di 60 anni ucciso a coltellate il 27 dicembre 2011 nella camera da letto della sua casa di Senin, a Saint-Christophe, alle porte di Aosta. La Procura di Aosta ha iscritto quattro persone sul registro degli indagati. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Saint-Vincent. Nelle prossime ore sarà svolto un incidente probatorio in cui saranno esaminati alcuni reperti trovati all'epoca durante i primi rilievi, per verificare se il dna corrisponda a qualcuno dei quattro indagati.

Tra gli indagati c'è anche l'ex compagna della vittima, Cinzia Guizzetti. La donna era già stata indagata nella prima fase delle indagini e i giudici avevano respinto la richiesta di arresto fatta dalla procura. La stessa procura nel dicembre del 2013 aveva chiesto l'archiviazione del caso, chiuso definitivamente nella primavera del 2014 dal gip di Aosta. Cinzia Guizzetti, secondo quanto riferisce l'Ansa, ora sarebbe indagata per concorso in omicidio aggravato.

Chi ha ucciso Giuliano Gilardi?

Il caso è ufficialmente riaperto. I carabinieri avrebbero raccolto nuovi elementi e, tra questi, fondamentale si rivelerà l'esame di una gomma da masticare trovata all'epoca nel letto di Girardi, tra le lenzuola, e dalla quale è stato estratto il dna che verrà comparato con quello degli indagati. L'uomo, un passato da operaio, divorziato e con una figlia, definito da tutti una persona perbene, da qualche tempo frequentava una donna, Cinzia. Era stata lei la prima ad essere sospettata perché considerata l'unica ad avere un possibile movente: gli investigatori ritenevano che potesse averlo ucciso dopo un litigio, probabilmente per gelosia, forse temendo di essere lasciata.

Dal telefono dell'uomo, secondo l'accusa, sarebbero stati cancellati alcuni sms tra loro. L'indagata aveva poi mostrato agli inquirenti tutta la conversazione ancora presente sul cellulare del 60enne, facendo cadere così il movente ipotizzato dagli investigatori. La sua posizione era stata archiviata. Le indagini non sono riuscite a dimostrare la colpevolezza della donna. Il gip di Aosta prima e i giudici del Riesame dopo hanno sempre respinto la richiesta di carcerazione per lei. Tanto che la stessa procura, due anni dopo il delitto, ha chiesto l'archiviazione del caso.

Era stata la compagna della vittima a trovare, poco dopo mezzogiorno, Giuliano Gilardi morto, ucciso a coltellate. La porta di casa era aperta e la vittima era riversa a terra in un lago di sangue. Dalle indagini, svolte dalla squadra mobile, era emerso che era stato colpito alla testa con una scultura e poi accoltellato. L'arma non era mai stata ritrovata. Secondo il medico legale, l'uomo sarebbe stato ucciso tra le 6 e le 8 di mattina. Durante le indagini la scientifica aveva trovato tra le lenzuola una gomma da masticare: era stata portata ad analizzare in laboratorio ed era stato estratto un dna maschile non appartenente alla vittima. Erano stati presi 160 campioni di dna, ma non era uscita nessuna corrispondenza. Ora c'è una possibile svolta all'orizzonte: quella gomma da masticare potrebbe rivelare un dettaglio decisivo.


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