Cronaca

Avellino, bus giù dal viadotto: "Quel guard rail era vecchio"

L'esperto di ingegneria dei trasporti spiega: "Quel tipo di new jersey è primitivo, è stato abbandonato e sostituito. Perché in quel tratto no? Un guard rail basso non aiuta, ma danneggia"

Ora è il momento della riflessione e della giustizia. Quella che la magistratura deve "regalare" alle trentanove persone che hanno perso la vita volando con il loro pullman giù dal maledetto viadotto dell'A16. Dai primi passi mossi nelle indagini, sembra che l'attenzione degli inquirenti voglia concentrarsi sullo stato del mezzo, vecchio di 18 anni e con 900 km sulle spalle, e sulle responsabilità di Autostrade. 

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In particolare, nel mirino dei procuratori è finito il new jersey, il particolare tipo di guard rail installato in quel tratto di strada, che ha ceduto spalancando al pullman la strada verso il vuoto. Nella giornata di martedì, Autostrade ha immediatamente spiegato di essere disponibile a fornire qualsiasi chiarimento agli inquirenti. E qualcosa in tal senso si è già mosso. L'azienda, infatti, ha mostrato come la barriera in questione sia più "idonea" per reggere agli urti delle auto, che rappresentano la maggioranza degli incidenti, che per sopportare lo scontro con un mezzo pesante in corsa. 

Numeri alla mano, il new jersey viene sottoposto a due test prima di essere dichiarato a norma: uno con un'auto di 900 chili, a 100 km orari e angolo di venti gradi rispetto all'asse della barriera. Un'altro con un mezzo pesante di 38 tonnellate, a 65 km orari e angolo di 20 gradi. Dati a parte, però, c'è chi come Antonio Tamburrino, docente Luiss esperto di ingegneria dei trasporti, individua un altro problema, molto più grave. 

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"Quel tipo di guard rail chiamato new jersey era il tipo primitivo di barriera per le autostrade importato dagli Stati Uniti. Fu fatto per le auto e per un impatto non frontale ma laterale - spiega - va molto bene per le strade in città, ma è stato abbandonato e sostituito su altre autostrade a maggior traffico da un altro tipo molto più robusto e soprattutto più alto". 

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A sentire il professore, quindi, il grande problema del new jersey non sarebbe l'angolazione, né la velocità, quanto piuttosto la sua altezza. "E' una semplice legge della meccanica - ha detto in un'intervista a Radiocittàfutura - che purtroppo alcuni ingegneri ignorano: quando il baricentro del mezzo è inferiore all'altezza del guard rail, quest'ultimo non aiuta ma è dannoso. E' come - ha semplificato - se una persona corresse e gli si mettesse una barriera all'altezza delle ginocchia: non la si ferma ma la si aiuta a capitombolare". Proprio quello che è successo al pullman. 

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Quindi, la domande alla quale solo le indagini potranno dare una risposta: "Non capisco perché - si è interrogato Tamburrino - Autostrade non ha sostituito quel tipo di barriera? Non capisco perché, pur avendo dei bilanci limitati, si è cominciato a sostituire il new jersey anche nei tratti di autostrada pianeggianti, dove non sarebbe massima la priorità, e non si è sostituito nei punti più pericolosi". 


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