Cronaca

Decine di navi cariche di migranti dalla Tunisia e un nuovo naufragio: "Almeno 14 morti"

Ventuno le imbarcazioni giunte a Lampedusa mentre la Guardia costiera tunisina ha recuperato 14 vittime di un naufragio davanti alle coste di Sfax

Foto da Guardia Costiera

La Guardia costiera tunisina ha recuperato la notte scorsa 14 vittime del naufragio di un'imbarcazione avvenuto al largo di Louata, nel governatorato di Sfax. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia nazionale su Facebook precisando che l'operazione di soccorso ha consentito di salvare 54 persone, tutte originarie di vari Paesi dell'Africa sub sahariana, che si trovavano a bordo della barca affondata.

Il nuovo naufragio nel giorno in cui il consiglio dei ministri si riunisce a Cutro dopo la tragedia della scorsa settimana e in un momento particolarmente caldo nel Mediterraneo centrale caratterizzato da decine di sbarchi a Lampedusa.

A Lampedusa oltre mille migranti in poche ore

Ventuno le imbarcazioni giunte sull'isola delle Pelagie in poche ore: diciassette durante la notte con l'approdo di 705 migranti e altri 180 su quattro barchini stamane. Si aggiungono ai 470 soccorsi ieri a bordo di 13 barchini. Quindi 1.355 persone in 24 ore.

Ai soccorritori hanno dichiarato di essere originari di Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Liberia e Gambia e di essere partiti da Sfax, in Tunisia. I nuovi gruppi sono stati trasporti all'hotspot dell'isola con circa 1.400 ospiti a fronte di una capienza massima di poco meno di 400. Tra i nuovi arrivati anche i 20 superstiti di un naufragio che ha fatto registrare la morte di una giovane donna.

Sempre ieri era naufragato un'altro barcone ed erano stati tratti in salvo dalla Guardia costiera le 38 persone a bordo.

Dalla Tunisia, dunque, continuano le partenze. E proseguono anche le segnalazioni di barconi in difficoltà: uno con duecento migranti "in pericolo" al largo delle coste proprio della Tunisia.

Secondo il racconto della Guardia costiera tunisina sono 14 le operazioni di contrasto all'immigrazione irregolare portate a termine da Tunisi, soccorrendo 435 persone a bordo di diverse imbarcazioni in difficoltà al largo di Sfax, Kerkennah, Mahdia e Monastir. Il portavoce ha precisato che 426 dei migranti soccorsi sono originari di vari paesi dell'Africa subsahariana e 9 sono tunisini. Secondo la stessa fonte, tutti sono stati segnalati alla magistratura.

Un racconto diverso quello Alarm Phone, l'ong che da anni raccoglie le segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà: "Siamo stati informati - spiega - che la Guardia costiera tunisina ha attaccato cinque barche che cercavano di allontanarsi dal Paese e ha rubato i loro motori: 200 persone vengono lasciate alla deriva mentre la Guardia costiera sta guardando". "Abbiamo bambini di 6 mesi con noi. La Guardia costiera tunisina - affermano i migranti a bordo, secondo quanto riportato - ha preso i motori per venderli". Infine, gli 80 migranti alla deriva, segnalati ieri sera da Alarm Phone, si trovano adesso a meno di 40 miglia da Lampedusa. Sono stati individuati dall'aereo "Colibri'" della ong tedesca Sea Watch. "È urgente che le autorità Italiane lancino un intervento di soccorso", afferma Mediterranea saving humans.


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