Cronaca

La morte delle sorelle Pisanu resterà senza un perché

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini ha chiesto l'archiviazione del caso. Non ci sono quindi responsabilità per il decesso due sorelle bolognesi di 17 e 15 anni travolte da un treno in corsa nella stazione di Riccione lo scorso 31 luglio

La morte di Alessia e Giulia Pisanu, le due sorelle bolognesi di 17 e 15 anni travolte da un treno in corsa nella stazione di Riccione lo scorso 31 luglio, fu una tragedia. Non ci sono quindi responsabilità per il decesso delle due adolescenti e per questo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini ha chiesto l'archiviazione del caso. All'indomani della tragedia, infatti, era stato aperto un fascicolo d'indagine contro ignoti, nel quale si ipotizzava un omicidio doloso, ma l'inchiesta non ha dunque evidenziato alcuna responsabilità.

In base a quanto emerso, riporta RiminiToday, l'organizzazione dello scalo della Perla Verde non presentava difformità e l'analisi della scatola nera del Frecciarossa aveva evidenziato come il convoglio - che doveva tenere una velocità tra i 180 e i 200 chilometri all'ora - avesse una velocità anche inferiore. Non ci sono nemmeno responsabilità in capo al macchinista che, appena accortosi della presenza delle due ragazze sulla massicciata, aveva attivato la frenata d'emergenza: questa, tuttavia, si è però rivelata inutile e il convoglio ha travolto le due sorelle uccidendole sul colpo. Una ulteriore analisi sullo stato della linea ferroviaria, inoltre, non ha fatto emergere problematiche di sorta agli impianti.

Gli inquirenti, allo stesso tempo, hanno ascoltato anche alcuni testimoni per ricostruire la serata delle sorelle Pisanu arrivate a Riccione da Castenaso per passare la notte in una discoteca della Perla Verde. Di questi, due hanno riferito che entrambe non avevano consumato alcolici o fatto uso di stupefacenti.

Anche il ragazzo che aveva dato un passaggio ad Alessia e Giulia dal locale al piazzale della stazione ferroviaria ha raccontato di aver visto le due sorelle tranquille. Allo stesso tempo le indagini hanno accertato che la morte delle due adolescenti non sia collegata a un gesto di suicidio e che, volontariamente, sono scese sul primo binario dove il treno le ha travolte. Toccherà adesso al Gip valutare se accogliere o meno la richiesta della Procura.


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