Cronaca

Bimbo morto in piscina: la "drammatica verità" che emerge dalle parole del titolare

La retina del bocchettone della piscina di Orosei dove è morto il piccolo Richard Mulas era "rotta da qualche giorno. La mano di un adulto non ci sarebbe mai entrata"

Foto simbolo

La retina del bocchettone della piscina di Orosei dove è morto il piccolo Richard Mulas era "rotta da qualche giorno". Ai microfoni del Tg regionale della Rai (edizione della notte del 4 settembre 2018), il proprietario del residence gli Ulivi, che utilizza la vasca di via Del Mare in condominio con un albergo spiega che la retina era rotta "da due o tre giorni".

"Un buco piccolo", al quale non è stata data particolare importanza, nel quale "la mano di un adulto non ci sarebbe mai passata" continua ai microfoni del Tgr il titolare, affranto. Purtroppo invece la mano del piccolo Richard, figlio di una sua dipendente, in quel foro c'è entrata. Voleva recuperare una pallina, a quel che si apprende. E il bambino non è più riuscito a estrarla. La piscina non ha un bagnino.

Sul luogo della tragedia i carabinieri della compagnia di Siniscola, coordinati dal capitano Andrea Leacche, hanno effettuato un ulteriore sopralluogo e la Procura della Repubblica di Nuoro ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora a carico di ignoti. Irgoli, dove il piccolo risiedeva, e Orosei, luogo del dramma, sono due comunità in lutto.


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