Cronaca

Dopo aver salvato 261 migranti sequestrata la nave Ocean Viking: "Viola il decreto Piantedosi"

Già lo scorso dicembre la nave dell'Ong Sos Mediterranée era andata incontro allo stesso provvedimento per non aver rispettato le istruzioni a "procedere senza indugio" e "con rotta diretta" verso il porto assegnato

Migranti a bordo della Ocean Viking, Sos Mediterranée su "X"

La nave Ocean Viking dell'Ong Sos Mediterranée è stata posta sequestro amministrativo per una presunta "violazione del decreto Piantedosi". L'imbarcazione era approdata nella mattinata del 9 febbraio a Brindisi con a bordo 261 migranti, tra cui 68 minori non accompagnati, soccorsi nei giorni scorsi in diverse operazioni in acque internazionali al largo della Libia.

Come confermato dalla capitaneria di porto di Brindisi, il sequestro è stato disposto per 20 giorni ed è prevista anche una sanzione amministrativa.

Già lo scorso 30 dicembre la Ocean Viking era andata incontro allo stesso provvedimento di sequestro dopo essere sbarcata a Bari con 244 migranti. La violazione riguardava il mancato rispetto delle istruzioni a "procedere senza indugio" e "con rotta diretta" verso il porto assegnato, come prevede il decreto Piantedosi. Anche in quel caso il fermo previsto era di 20 giorni, più 3.300 euro di multa.

Cosa prevede il "decreto Piantedosi"

La cosiddetta "dottrina Piantedosi" costringe le navi delle Ong ad una serie di prassi che, secondo numerose organizzazioni umanitarie, avrebbero l'effetto di intralciare i soccorsi.

Una delle norme fondamentali vuole che, una volta effettuato un salvataggio in mare, ogni imbarcazione sia tenuta a richiedere immediatamente un porto di sbarco al Centro di coordinamento marittimo e raggiungerlo senza indugio, evitando di effettuare altre operazioni, i cosiddetti "salvataggi multipli", divenuti di fatto proibiti. 

Inoltre, le organizzazioni sono tenute a raccogliere tempestivamente le intenzioni dei migranti di richiedere la protezione internazionale, informandoli preventivamente su prassi e implicazioni, e, "in caso di interesse, raccogliere i dati rilevanti da mettere a disposizione delle autorità". Una prescrizione criticata più volte da diverse organizzazioni: "La raccolta di dati sembra configurarsi come l'avvio di una procedura di identificazione, mentre le persone sono ancora in mare. Cosa che è in contrasto con tutte le linee guida fornite dagli enti preposti, come l'Unhcr", ha affermato negli scorsi mesi Nicola Stalla, vice-direttore delle operazioni di Sos Mediterranée.

Le sanzioni

In caso di violazione, è prevista una sanzione amministrativa compresa tra i 10 e i 50 mila euro e  il fermo amministrativo della nave utilizzata per commettere la violazione. In caso di reiterazione, si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca della nave e il sequestro cautelare. Previste anche sanzioni che vanno dai 2 mila ai 10 mila euro al comandante e all'armatore della nave che "non forniscono le informazioni richieste dalla competente autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformano alle indicazioni della medesima autorità".

Non è finora stata chiarita la specifica violazione che viene contestata alla Ocean Viking. Stamattina, mentre la nave attraccava a Brindisi, un gruppo di donne affacciate al finestrino cantava, battendo le mani. Inarrestabile la gioia dell'aver raggiunto un porto sicuro. A bordo oltre 70 minori non accompagnati, tre donne in gravidanza e anche un cagnolino. I minori resteranno a Brindisi, gli altri verranno trasferiti in diverse regioni d’Italia.


Si parla di