Cronaca

L'omicidio di Ilenia Fabbri, chiesto l'ergastolo per l'ex marito e il sicario

La donna, 46 anni, è stata uccisa il 6 febbraio del 2021 nel suo appartamento. Per l'accusa il mandante è stato l'ex, dal quale si stava separando, per ragioni economiche

Da sinistra: Pierluigi Barbieri e Claudio Nanni

Il 6 febbraio del 2021 Ilenia Fabbri, 46 anni, veniva uccisa nel suo appartamento di Faenza (provincia di Ravenna). Oggi, 23 febbraio 2022, per i suoi presunti assassini è arrivata la richiesta del carcere a vita. L'ergastolo è stato invocato dal pm per l'ex marito Claudio Nanni, 55enne inquadrato quale mandante del delitto, e il sicario reo confesso Pierluigi Barbieri, alias "Lo Zingaro"', 54enne originario di Cervia ma domiciliato nel Reggiano. L'accusa è concorso in omicidio pluriaggravato.

"Fine pena mai"

Come racconta RavennaToday, durante l'arringa finale il pubblico ministero Angela Scorza ha sottolineato la differenza di atteggiamento dei due imputati: Nanni che "non ha mai speso una parola di dolore o di pietà per l'ex moglie", che "ha portato via la madre a sua figlia, facendole scoprire il cadavere, usandola come alibi e lasciandole in eredità una montagna di macerie con cui dovrà fare i conti per tutta la vita".  Barbieri invece che "è sì una persona pericolosa e violenta, ma sicuramente è un uomo che non svincola dalle proprie responsabilità, un reo confesso pienamente attendibile nelle sue dichiarazioni, che a modo suo ha dimostrato di saper distinguere il bene dal male quando dice 'So che mi condannerete, ma so che questa condanna mi appartiene'". "Se ci fosse la possibilità, e so che non c’è - ammette il pm - di differenziare la pena finale tra Nanni e Barbieri, senza ombra di dubbio la pena maggiore dovrà essere comminata a Nanni”.

La determinazione della richiesta di pena spetta al procuratore capo Daniele Barberini: "Dobbiamo tenere conto anche della condotta antecedente al reato: Nanni ha lasciato Ilenia senza un soldo e non dava i soldi neanche alla figlia, e i soldi sono proprio il motivo per cui fa uccidere l’ex moglie. E non risparmia alla figlia neanche di vedere il cadavere della madre, uno spettacolo terribile". Il procuratore capo lo descrive come "uno degli omicidi più efferati che mi sia mai capitato di vedere: una donna che si trova nel posto più sicuro - la camera da letto - uno sconosciuto che non parla, e lei capisce che non è un ladro ma che quell'uomo è lì per ucciderla. E Ilenia lo sapeva, aveva previsto esattamente tutto quanto".

Sottolinea la premeditazione di entrambi gli imputati "grande come una casa", i futili motivi, la recivida nel caso di Barbieri. "Nessuna attenuante può essere riconosciuta a Nanni - spiega Barberini - Barbieri invece ha un atteggiamento completamente diverso, ammette subito i fatti, racconta tutto, un atteggiamento meritevole delle concessioni attenuanti generiche. Ma non basta, perché queste attenuanti possono essere forse ritenute equivalenti alle aggravanti contestate, e cioè premeditazione, futili motivi e recidiva? Io ritengo di no: prevalgono le aggravanti". Da qui la richiesta di condanna all'ergastolo per entrambi.

Ilenua uccisa per denaro

Secondo l'accusa il movente del delitto è economico: Nanni avrebbe voluto sottrarre alla ex moglie, da cui si stava separando, la sua quota di patrimonio coniugale. Ilenia aveva inoltre chiesto all'ex marito 100mila euro per gli anni trascorsi a lavorare per lui in officina.


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