Cronaca

Parcheggiatori abusivi scagionati: "Sorridono alle vittime, non è estorsione"

Nel capoluogo ligure alcuni parcheggiatori abusivi protagonisti di presunte intimidazioni sono stati scagionati dalle accuse: il motivo sta facendo discutere

Il caso aveva fatto discutere a inizio 2016 nel capoluogo ligure

A Genova parcheggiatori abusivi protagonisti di presunte intimidazioni fra il Porto Antico e Voltri sono stati scagionati dalle accuse. 

Il motivo è che "sorridevano alle vittime", e quindi non può trattarsi di una vera estorsione, al massimo di comportamenti oppressivi per i quali non si può procedere legalmente. Lo scrive oggi il Secolo XIX. Le informative di carabinieri e poliziotti non avranno seguito. 

L'accusa di estorsione è pesante, e bisognerebbe dimostrare che chi la subisce è stato spaventato, minacciato.

Il caso aveva fatto discutere a inizio 2016 nel capoluogo ligure, quando in due-tre occasioni finanzieri e carabinieri erano stati accerchiati e aggrediti da qualche decina di parcheggiatori senegalesi, sorpresi sia a vendere merce contraffatta che a chiedere una sorta di “pizzo” agli automobilisti in procinto di parcheggiare nelle vicinanze nel posteggio scoperto a due passi dal Cineplex.

Le forze dell'ordine hanno contestato l'estorsione e in un caso l’associazione a delinquere. Accuse pesanti, quindi i fascicoli sono stati trasmessi a due pubblici ministeri.  

In molti, quando hanno posto la domanda cruciale ovvero "se non ti do soldi mi righi la macchina?», si sono visti rispondere con un sorriso. Per i pubblici ministeri non è una minaccia e così le accuse si sbriciolano.


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